Teresa ha finito di lottare
Morta a soli 22 anni

Ponte in Valtellina. Affetta da fibrosi cistica, aveva subito il trapianto ai polmoni quando era bambina

Teresa Della Patrona avrebbe compiuto 23 anni fra una settimana. Non ce l’ha fatta. Una vita dura, la sua, fatta di ostacoli a causa della fibrosi cistica che ha sempre affrontato con coraggio e tenacia. Fino a venerdì, quando si è spenta. Teresa stava scrivendo un libro sulla sua vita e, sapendo che la fine era vicina, ha chiesto alla mamma, Giovanna Della Briotta di concluderlo per raccogliere fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica, per i trapianti e il dottor Michele Colledan. Nel 2004 - a soli 6 anni - Teresa era stata infatti la prima bambina ad essere trapiantata ai polmoni dal dottor Colledan in quelli che erano gli Ospedali Riuniti di Bergamo.

«Mia figlia aveva una dignità impressionante e così è morta – racconta la madre -. Non si lamentava mai, non si è mai fatta compartire. Andava avanti con una determinazione che pareva sconcertante». Figlia unica di Giovanna Della Briotta e Riccardo Della Patrona, aveva una forma grave di fibrosi cistica. «A quattro anni era in ossigenoterapia – prosegue la mamma -. Finita la prima elementare, le è stato fatto il trapianto ai polmoni, il primo in Italia su una bambina così piccola. Un evento importante, perché era riuscito bene e aveva dato speranza agli altri ammalati di fibrosi cistica. Nel 2008, però, è iniziato il rigetto cronico per cui è tornata in attesa di trapianto che, nel 2011, è stato fatto ed, anche qui, la notizia è balzata agli onori della cronaca perché è raro il trapianto ai polmoni per due volte».

Teresa è poi stata bene fino al 2018 «Quando ha sviluppato la Ptld, una proliferazione dei linfonodi, ed ha iniziato ad avere problemi a livello ematico - ricorda la mamma - È stata trattata e aveva risolto, poi nell’estate del 2019 ha avuto una meningoencefalite. È stata in coma dal 23 luglio al 25 agosto, assistita alla terapia intensiva pediatrica a Bergamo da Colledan che ha fatto della sopravvivenza di mia figlia la sua missione».

Da lì la situazione è purtroppo peggiorata. «Fra il 2019 e il 2020 c’è stato un altro rigetto cronico, la Ptld da benigna è diventata maligna; i medici non hanno potuto sottoporla alla chemioterapia, perché Tere non la reggeva più».

«Ma Tere non ha mai mollato, era una guerriera – dice ancora la mamma -. Nel mese abbondante di coma ce la davano per morta tutti i giorni e, invece, lei un bel giorno si è svegliata e ha iniziato a fare fisioterapia a Bosisio Parini e poi a Sondalo. A chi si lamentava di dover indossare la mascherina, ricordava che, da una vita, lei la doveva mettere in luoghi affollati».

Appassionata di cani, ne aveva tre e aveva regalato alla sua mamma un cucciolo di bassotto. «Siccome sapeva che se ne sarebbe andata, non voleva lasciarmi da sola», lo straziante ricordo di mamma Giovanna.

Il funerale sarà celebrato domani alle 14 nella chiesa parrocchiale.

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