Tanta gente in giro
come a luglio
e alpeggi pieni

Verso la normalità Le seconde case si sono animate Parcheggi pieni da Carnale a Briotti alla Valmalenco

Sondrio

Una domenica di maggio, ma come se fosse luglio.

Archiviata la pioggia del sabato sera che ha rinfrescato l’aria che si stava facendo pericolosamente umida, troppo per chi non ha un mare in cui rinfrescarsi, ieri la Valle e i suoi abitanti, insieme agli affezionati delle località turistiche della provincia tanto da avervi una seconda casa, si sono svegliati con un sole caldo e tanta voglia di evadere. Scappare anche solo per qualche ora dalla routine casalinga cui tra smart working, didattica a distanza e limitazioni alla socialità sono costretti ormai da mesi, dalle passeggiate nelle vie cittadine con le mascherine e provare a respirare la spensieratezza tipica dell’estate, di quella stagione ancora dai contorni incerti, godendosi finalmente una giornata all’aria aperta anche in compagnia degli amici.

Relax sui prati

Che la montagna offra maggiori occasioni di distanziamento, d’altro canto, è cosa nota e dunque perché non approfittarne. E così ieri mattina lungo la Statale, ma anche e soprattutto sulle strade provinciali dalla Valchiavenna all’Alta Valle passando per le valli laterali del Morbegnese e del Sondriese, si è registrato un via vai di auto di chi si apprestava a raggiungere questa o quella località, tanto da far pensare a una domenica tipicamente estiva. E qualcuno, lo ha fatto notare su Facebook, social che a fine giornata, proprio come Instagram, si è riempito delle foto di cieli tersi e natura rigogliosa delle scampagnate, ma anche di giardini finalmente tosati e di grigliate all’aperto.

Uno spirito di ritrovata normalità, di riappropriazione dello spazio - e anche di una forma fisica messa a durissima prova dal lock down - che ha contagiato anche i sondriesi.

Da Carnale a Briotti passando per la Valmalenco e gli alpeggi sopra Castione e Triangia, ma anche Faedo e Albosaggia come in un calendario dell’avvento dimenticato per troppi giorni, le seconde case si sono riaperte tutte insieme. E senza le scuole non c’è stato neanche traffico sulla statale 36 per il rientro.

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