Tangenziale Tirano, ci siamo
Anas approva il progetto esecutivo
Cantiere già a settembre?

Il sindaco Spada entusiasta del traguardo. «In questo gioco di squadra si è guardato al territorio. Un bell’esempio di collaborazione a tutti i livelli»

Regalo sotto l’albero per i tiranesi che vivono a Tirano, per i valtellinesi che per lavoro transitano per la città quotidianamente e anche per i visitatori e i turisti che attraversano il capoluogo per raggiungere l’Alta Valle: nella tarda serata di lunedì è stato approvato dal consiglio di amministrazione di Anas il progetto esecutivo della tangenziale di Tirano, atto finale per partire con gara d’appalto ed esecuzione dei lavori. Una notizia attesa con trepidazione ormai da mesi.

A brevissimo partirà il bando di gara da parte di Anas; il responsabile del procedimento di Anas, Vincenzo Luongo, ha comunicato al sindaco di Tirano che, se possibile, il bando sarà attivato già entro la fine del 2020 e, comunque, al massimo nei primi giorni di gennaio. In base al cronoprogramma la consegna dei lavori avverrà così in tarda estate, presumibilmente a inizio settembre. Contestualmente alla procedura del bando di gara partiranno gli espropri - di cui si stanno occupando Anas e Regione - con reale occupazione dei lotti interessati al termine della stagione agricola 2021.

«È a mio avviso un momento storico per Tirano, atteso ormai da decenni, e da parte mia vi è una grande soddisfazione - afferma il sindaco, Franco Spada -. È come arrivare al traguardo di una maratona dopo tanti anni di preparazione e fatica. In questo momento voglio ringraziare tutte le persone che nelle proprie finzioni hanno contribuito all’ottenimento del risultato: dai parlamentari locali, presidenti di Provincia, rappresentanti regionali, presidenti Bim, sindaci del territorio e, senza dubbio, dimentico qualcuno. In questo importante e credo unico lavoro di squadra si è guardato all’interesse del territorio e non all’appartenenza politica e questo dovrebbe essere d’esempio per le tante sfide che attendono la nostra provincia. Rivolgo un ringraziamento particolare e personale al tiranese Benedetto Della Vedova che, nei suoi alti ruoli, si è speso a favore della realizzazione dell’opera e, con me, ha condiviso, per tanti anni e in silenzio, ansie e gioie».

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