Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 05 Dicembre 2014
Tagli al trasporto pubblico locale: a rischio le corse e il personale
Il bilancio di previsione della Regione prevede una sforbiciata di 155 milioni. Per la provincia di Sondrio verrà a mancare un milione dei 6,5 di costo totale.
Sei milioni e mezzo di costi annui, un taglio ipotizzato che oscilla tra uno e 1,2 milioni di euro nel 2015: è allarme anche in Valtellina e Valchiavenna per il trasporto pubblico locale.
La sforbiciata ipotizzata per il settore dalla giunta regionale lombarda sul bilancio di previsione 2015 approvato nei giorni scorsi - si parla di 155 milioni di euro in meno - rischia di avere pesantissime conseguenze sul territorio provinciale sia da un punto di vista occupazionale, sia anche di offerta del servizio nei confronti degli utenti. Ma è, più in generale, tutto il sistema del trasporto pubblico locale ad essere messo in discussione.
A lanciare l’allarme alla vigilia dell’incontro a Milano sono le associazioni di categoria Asstra (Associazione trasporti Lombardia) e Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori ) che denunciano la preoccupante situazione di instabilità nello scenario futuro del trasporto pubblico locale.
L’ulteriore taglio delle risorse a partire dal prossimo anno - quei 155 milioni che corrispondono a circa il 12% delle risorse complessive - secondo le due associazioni creerà gravi conseguenze oggettive ad un settore che ha già subìto una sforbiciata a seguito del decreto della giunta regionale 1204/2010, «già origine - dicono le associazioni - di disequilibri mai corretti».
Le conseguenze dei tagli a detta di Asstra e Anav non soltanto affosserebbero definitivamente la riforma del trasporto pubblico locale (legge regionale 6/2012), ma se sottostimate, causerebbero una grave compromissione della quantità e della qualità dei servizi di trasporto pubblico locale: dalla riduzione delle corse nelle ore di punta e l’eliminazione di gran parte delle stesse nelle fasce orarie di morbida, all’azzeramento dei servizio di trasporto pubblico locale in aree geografiche a bassa densità abitativa. Come è, ad esempio il caso della provincia di Sondrio.
Senza dimenticare che la riduzione dei servizi di trasporto in tutta la regione e per tutte le modalità (trasporto pubblico locale e servizi ferroviari regionali), conseguente ai tagli previsti dalla giunta regionale, difficilmente si concilia con l’ esigenza di rafforzare i servizi di trasporto in funzione dell’Expo del prossimo anno a Milano.
Non meno preoccupati della situazione i rappresentanti sindacali locali. A parlare della serietà del problema è Giorgio Nana a capo del direttivo Filt Cgil, reduce dall’incontro di ieri mattina in Prefettura sugli effetti della crisi, tagli compresi. «Siamo davanti ad una situazione molto preoccupante - sottolinea - . Dobbiamo considerare che in provincia, un territorio montano, la ferrovia copre solo il fondo valle e che da Tirano all’Alta valle non c’è altra possibilità di collegamento se non su gomma. Tagliare i fondi significa necessariamente tagliare corse e personale».
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