Svizzera, stop di un mese
a bar e ristoranti - Sci a rischio

Linea dura anche oltreconfine per contenere la pandemia

Che la situazione sia oggettivamente pesante è dimostrato dalle misure severe prese anche in Svizzera. Chiusi per un altro mese i ristoranti, sci in forse. È arrivata ieri la nuova stretta del governo svizzero, che si è rivolto ai cittadini chiedendo a tutti di restare a casa.

Le strutture della ristorazione devono restare chiuse non fino a martedì, come era inizialmente previsto, ma per un mese in più. Non sono previste deroghe durante le festività. Possono rimanere aperte soltanto le mense aziendali e quelle della scuola dell’obbligo e le strutture della ristorazione degli alberghi riservate ai propri ospiti. Restano inoltre consentite la vendita di cibi e bevande da asporto e i servizi di consegna.

L’afflusso di clienti nei negozi viene ulteriormente limitato. Il numero massimo di persone consentito dipende dalla superficie di vendita liberamente accessibile. I negozi devono applicare severi piani di protezione contro il coronavirus.

I comprensori sciistici restano di competenza dei Cantoni. Il loro esercizio è però soggetto a condizioni severe: la situazione epidemiologica deve permetterlo e devono essere garantite sufficienti capacità negli ospedali, per il tracciamento dei contatti e per i test. Devono inoltre essere elaborati severi piani di protezione la cui attuazione deve essere garantita.

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