Svincolo alla Sassella
Interviene il ministero
«Valutare l’impatto ambientale»

Il ministero per la transizione ecologica scrive all’Anas sull’opera olimpica «Contesto particolare in aree tutelate e vincolate»

Nuovo svincolo a livelli sfalsati alla Sassella? Non senza una valutazione attenta degli impatti potenzialmente «significativi e negativi» sul paesaggio considerato che l’intervento occuperebbe aree completamente sottoposte a vincolo.

Arriva dalla Direzione generale valutazioni ambientali del Mite, il ministero per la transizione ecologica, la prescrizione rivolta alla struttura territoriale lombarda di Anas per l’intervento all’ingresso ovest di Sondrio, uno di quelli contenuti nel pacchetto olimpico.

E’ datata 9 marzo la lettera, a firma del dirigente dottor Giacomo Meschini , con cui il Ministero, visto «il contesto ambientale particolare in cui si collocano gli interventi», comunicando ad Anas l’esito della valutazione progettuale, indica la necessità, «quantomeno», di avviare la procedura di verifica di assoggettabilità del progetto alla Valutazione di impatto ambientale, fase propedeutica alla Via vera e propria. Che significa che chiunque entro i termini di 45 giorni dalla data di pubblicazione della documentazione sull’apposito portale può presentare osservazioni allo studio preliminare ambientale trasmesso dal proponente e dunque Anas.

Si allunga, nei tempi, e si allarga, in fatto di partecipazione, l’iter del progetto del cavalcavia che ha già fatto tanto discutere, proprio per il suo impatto su uno degli angoli più caratteristici del capoluogo, quello sperone della Sassella su cui insistono i terrazzamenti vitati e che dà ospitalità al cinquecentesco santuario della Beata Vergine Maria Annunciata.

Esaminati gli elementi informativi forniti dalla società delle strade, la comunicazione del Mite è molto chiara. «Considerate le finalità e le caratteristiche delle opere in progetto come descritte da Anas - si legge nella lettera -, con particolare riferimento agli aspetti ambientali, si ritiene che per l’intervento proposto non possa escludersi la sussistenza di potenziali impatti significativi e negativi, da valutarsi attraverso, quantomeno, la procedura di verifica di assoggettabilità alla Via (valutazione di impatto ambientale, ndr). Questo in relazione, in particolare modo al contesto ambientale in cui si collocano gli interventi in questione: gli interventi previsti appaiono di entità significativa, prevedendo la realizzazione della nuova viabilità in progetto a livelli sfalsati con cavalcavia a doppio senso di marcia; le opere in progetto sarebbero realizzate in prossimità del fiume Adda e ricadono completamente all’interno della fascia di rispetto di 150 metri dei corsi d’acqua tutelati; gli interventi previsti, occuperanno per la quasi totalità dello sviluppo aree sottoposte a vincolo paesaggistico» oltre al fatto che «la realizzazione dei rilevati e l’allargamento della sede stradale implicherà la movimentazione significativa di materiali necessari alla costruzione delle opere».

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