Svincolo alla Sassella
Il sindaco: «Il progetto non cambia»

Perentorio Scaramellini dopo le perplessità sollevate sull’impatto del nuovo sovrappasso. «Le immagini del progetto ci hanno rassicurato, risulta evidente che la strada non ostruisce la vista del santuario»

Svincolo della Sassella, nessuna alternativa possibile al cavalcavia fin qui prospettato.

All’indomani della visita del viceministro con delega alle Infrastrutture olimpiche Alessandro Morell i, dell’ipotesi di una soluzione più soft prospettata dall’architetto Piercarlo Stefanelli e alla vigilia della discussione in consiglio comunale dove stasera approderà l’interrogazione del Pd sul tema, il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini riporta la questione nell’alveo del più concreto pragmatismo. «I desideri vanno bene - dice -, ma bisogna fare i conti con la realtà». E la realtà, tra scelte di pianificazione del passato e nuove edificazioni, mostra uno spazio limitato a nord e la presenza della ferrovia a sud «che non rendono praticabili altre ipotesi».

Secondo Scaramellini dopo la visita del viceministro e il confronto con i tecnici dell’Anas - ieri impegnati con i rilievi in zona -, ci sono gli elementi per affermare che il territorio sarà tutelato e l’impatto ambientale dell’opera sarà limitato. «Sin dai primi incontri, all’inizio del 2021, avevamo raccomandato di tenere in debita considerazione il contesto paesaggistico e di minimizzare, per quanto possibile, il consumo di suolo e l’impatto ambientale - ricorda Scaramellini -. Ulteriori considerazioni nella medesima direzione sono state espresse negli incontri successivi. Più di recente, di fronte alle prime bozze di lavoro, ho chiesto ad Anas di valutare un ulteriore abbassamento della quota imposta dalla nuova rotatoria. Le immagini dell’inserimento ambientale hanno chiarito molti dubbi e rassicurato il Comune. Risulta evidente che il sovrappasso non ostruisce la vista del santuario».

Le prossime settimane saranno cruciali per definire i dettagli del progetto alla Sassella, fanno sapere da palazzo Pretorio, mentre in tempi successivi si entrerà nel merito dell’allungamento della tangenziale a Montagna per superare il passaggio a livello del Trippi. Lo spazio del confronto è ancora aperto. «Di fronte a interventi di tale importanza ritengo fondamentale il confronto con il territorio - ancora Scaramellini - e ho chiesto ad Anas di organizzare incontri aperti alle associazioni di categoria e ai portatori di interesse. È importante che ciascuna parte fornisca il proprio contributo, ma sulla base di idee e progetti sostenibili, partendo dalla situazione esistente e con l’obiettivo di realizzare le opere con i fondi stanziati (i 15 milioni del dossier olimpico, nda) ed entro i tempi stabiliti. La tangenziale è stata a suo tempo una scelta lungimirante, ma a trent’anni dalla sua realizzazione deve essere adeguata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA