Sul “Maloja” si viaggia col cappotto
Piovono proteste per il nuovo treno

Sbottano i pendolari della tratta Colico-Chiavenna: «Condizionatori al massimo»

All’ordine dei giorno anche ritardi nelle corse e carrozze sporche. Lo sfogo è in rete

«Introdurre nuovi treni chiamati “Maloja” non implica per forza il dover ricreare il clima presente al passo in pieno inverno».

Ironia, ma anche tanta rabbia tra i pendolari che quotidianamente salgono sui treni della linea Chiavenna-Colico per motivi di studio, ancora pochi e quasi tutti studenti universitari, e di lavoro.

Lamentela esattamente opposta rispetto a chi, a inizio mese, durante la settimana di temperature africane si è trovato in Stazione Centrale a Milano a salire su treni senza aria condizionata accesa e rimasti all’esterno per delle ore sotto un sole cocente.

«Il Maloja – commentano gli utenti – è un bel salto di qualità rispetto alla situazione che si trovava sulle altre carrozze. Il treno in sé non c’entra nulla. Solamente bisognerebbe usare i condizionatori con un minimo di raziocinio. A volte l’aria è irrespirabile per colpa del caldo, altre volte, come in questi giorni, sembra di stare in un frigorifero. Ci si chiede che senso abbia l’aria condizionata al massimo alle 6 del mattino con questo clima. Uno spreco, oltre che un disagio per gli utenti».

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