«Studente positivo,
caso sotto controllo»

All’Alberti di BormioIl sindaco. «Seguendo i protocolli in paese non c’è preoccupazione, famiglia isolata

Bormio

«La situazione è sotto controllo, gestita attraverso i dovuti protocolli dall’Ats della Montagna che, comunque, mi tiene costantemente aggiornato sia sui casi di positività tra i residenti a Bormio sia, eventualmente, tra studenti che frequentano i nostri istituti. In paese non c’è preoccupazione».

È tranquillo Roberto Volpato, sindaco di Bormio, dopo la notizia di un caso di positività al Covid-19 accertato su uno studente dell’Istituto Alberti.

Non appena il tampone sullo studente (di cui volutamente non riveliamo il sesso né altri dettagli che possano ricondurre alla sua identità, per tutelare la privacy di una persona, per di più con tutta probabilità minorenne) è risultato positivo, è scattato il protocollo. Un protocollo ben definito da Regione Lombardia, ma che lascia qualche spazio di manovra alle diverse Ats presenti sul territorio.

Nel caso specifico, pare ci siano stati alcuni casi particolari, ma in linea di massima la procedura è sempre la stessa: lo studente positivo e i suoi familiari sono in quarantena, potrà tornare a scuola solo una volta che due tamponi, effettuati a distanza di 24/48 ore l’uno dall’altro, risulteranno negativi. Fino a qui tutto chiaro. Qualche dubbio sorge, invece, riguardo all’isolamento domiciliare fiduciario dei contatti stretti.

Sono considerati tali gli studenti dell’intera classe presenti nelle 48 ore precedenti, esclusi quindi coloro che, per i più svariati motivi, nei due giorni precedenti non si trovavano a scuola.

Non sono in isolamento fiduciario, invece, i loro familiari. Spettano comunque al Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria delle Ats le valutazioni in merito alla disposizione di isolamento domiciliare fiduciario di tutti i soggetti ritenuti contatti stretti.

E per quanto riguarda il caso di Bormio, ad esempio, pare che qualche familiare dei compagni di classe sia stato messo in isolamento, forse anche a causa del manifestarsi di lievi sintomi che, al momento, non è possibile escludere siano collegati al coronavirus.

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