Stop ai ricoveri
Per gli ospedali
si torna a marzo

Limitata l’attività extra-virus. Sondalo è “Hub”. Restano le attività ambulatoriali

Non è, ancora, lockdown completo, dal punto di vista ospedaliero, ma poco ci manca. Perché resta in essere l’attività ambulatoriale, ma non verranno programmati nuovi ricoveri se non in urgenza. E’ di ieri, infatti, la nota nella quale Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, annuncia una rimodulazione delle prestazioni non urgenti, con effetto immediato, in modo da garantire più spazi, energie, risorse, anche in termini di personale, alla gestione dei pazienti Covid.

I numeri

Pazienti che aumentano su tutto il territorio regionale (+318 ieri per un totale di 2.013 pazienti, e nei reparti intensivi, + 28, per un totale di 184, con andamento analogo anche sul territorio provinciale). Tant’è che l’offerta Covid del Morelli di Sondalo si è già a ampliata, con apertura di altri due piani del 1° padiglione, e la chiusura della Pneumologia i cui medici specialisti sono stati “dirottati” sul reparto Covid.

Un primo passaggio della rimodulazione dell’offerta su Sondalo, perché, l’indicazione di Gallera di ieri, è chiara, ad effetto, come detto, immediato, e tale da produrre ulteriori cambiamenti sul polo Hub Covid di Sondalo.

«Le attività di cura e degenza per pazienti Covid nei 18 ospedali Hub della Lombardia - dice Gallera - sono state completamente attivate. Pertanto, in queste strutture, viene gradualmente ridotta una parte dell’attività programmata, ad eccezione di quella legata alle reti oncologiche (cura e interventi sui pazienti con tumore) e tempo-dipendenti, per la cura delle gravi patologie neurologiche (si pensi all’ictus), cardiovascolari e dei grandi traumi».

Come in marzo

Tradotto, fatta salva la necessità di garantire pronte risposte alla cittadinanza, rispetto alle patologie e alle situazione indifferibili, che non sono in discussione, andrà messa in conto una rivisitazione dell’offerta in chiave Covid, al Morelli, sulla falsa riga di quanto accaduto a marzo.

Nessuna indicazione, ancora, al momento, è giunta da Asst Valtellina e Alto Lario, ma, certamente, nelle prossime ore e nei prossimi giorni, in base all’andamento delle ospedalizzazioni Covid, verrà modificata anche l’offerta sondalina.

Così come subirà modifiche nette anche quella dell’ospedale non Hub Covid di Sondrio. «L’attività di ricovero programmato nei centri non Hub Covid - precisa Giulio Gallera - viene sospesa, garantendo sempre la continuità nelle prestazioni urgenti e non differibili. Al pari viene consolidato il legame fra ospedali Hub e non Hub (leggi, Sondalo e Sondrio) anche attraverso l’attivazione di percorsi di cura e assistenza specifica con equipe multi-disciplinari fra ospedali».

Il che rappresenta la fotocopia di quanto accaduto nel marzo scorso, con lo spostamento di tutta, o quasi, l’attività non Covid, da Sondalo a Sondrio, pur in via temporanea. Anche se, poi, come sappiamo, alcuni reparti sono rimasti “a scavalco”, come la Neurochirurgia, mentre altri, come le Chirurgie toracica e vascolare sono rimaste in capo, come sede principale, a Sondrio.

Sistema

Con ogni probabilità, tuttavia, in questa fase emergenziale, non ci sarà spazio per rivendicazioni territoriali di sorta, atteso che, «la rete sanitaria lombarda - precisa Gallera - ragiona e opera in un’ottica di sistema, a beneficio della continuità delle cure e delle prestazioni, in una fase di emergenza e di grande necessità».

Da evidenziare, tuttavia, e non è poco, in questa fase, che la sospensione o riduzione dell’attività programmata, non riguarda quella ambulatoriale. Al momento, quindi, le visite e gli esami prenotati continueranno ad essere effettuati, e, ci par di poter evidenziare, che continueranno ad essere prenotabili.

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