Sono senza biglietto
E aggrediscono
l’autista del pullman

Morbegno, è successo martedì pomeriggio alla stazione. Sette giorni di prognosi: «Una vicenda molto triste». Identificati i due giovani

Non si sono accontentati di salire sul pullman senza biglietto.

Hanno anche insultato il conducente e, quando lui ha chiamato i carabinieri, lo hanno aggredito e mandato al pronto soccorso. Due giovani della zona di Colico, entrambi di nazionalità italiana, nel tardo pomeriggio di martedì, si sono resi protagonisti dell’ennesima - purtroppo non è il primo caso – aggressione al personale del trasporto pubblico locale.

Traumi alla testa e al braccio

Secondo quanto riferito dai testimoni, alla stazione di Morbegno i due ventenni sono saliti sull’autobus diretto a Colico sprovvisti di biglietto. Prima di accomodarsi sui sedili hanno rivolto frasi ingiuriose all’uomo alla guida, 49 anni di Traona, dipendente di un’azienda di trasporti del Morbegnese che si occupa del servizio sostitutivo delle Ferrovie. A quel punto alcuni passeggeri hanno protestato. «Già non pagate, portate almeno rispetto», è stata la frase di alcuni viaggiatori. L’autista è sceso dal mezzo per contattare le forze dell’ordine. Subito dopo i due si sono diretti verso il conducente e lo hanno assalito mentre si trovava sul gradino del mezzo. L’uomo, colpito al volto, è caduto e ha riportato traumi alla testa e a un braccio.

Poi ha cercato di difendersi, anche grazie al supporto di alcuni colleghi che hanno assistito alla scena. Successivamente è stato costretto a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale della città del Bitto.

La prognosi è di sette giorni. «Negli ultimi anni ne ho viste di tutti i colori, questa vicenda è molto triste – spiega l’autista -. Ci sono spesso situazioni pericolose, in Valtellina e soprattutto alla stazione di Colico nelle ore serali. Sono indispensabili dei controlli adeguati da parte delle forze dell’ordine».

Non è durata molto, invece, la fuga dei due aggressori, che sono stati identificati dai carabinieri nel giro di un’ora e secondo quanto si è appreso sono di nazionalità italiana.

Vari testimoni, sia sulla corriera, sia nel deposito della Stps, hanno assistito al violento diverbio e potranno raccontare l’accaduto alle forze dell’ordine. Sui treni e sui pullman si sono già verificati episodi di questo tipo negli ultimi anni. La vicenda ha raccolto l’attenzione del sindacato, che più volte ha richiesto soluzioni adeguate alle problematiche attuali.

«Sia per il personale dei treni, sia per i dipendenti del trasporto su gomma serve più sicurezza - sottolinea il responsabile del settore trasporti della Cisl Michele Fedele -. L’isolamento della cabina, come in altre realtà, potrebbe essere un passo in avanti rilevante. È inoltre fondamentale potenziare la presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni». In tempi di pandemia non si può pagare il biglietto sul bus e, soprattutto nei piccoli paesi, questa situazione rappresenta un chiaro incentivo al mancato rispetto delle regole. «Questa è senza dubbio un’aggravante - conclude Fedele -. Molti ne approfittano e si creano situazioni potenzialmente pericolose»

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