Sondrio, strade “gruviera” dopo i lavori
«Nuove regole per il ripristino»

A sollevare la questione in aula è stata un’interrogazione del consigliere Palotti.

Migliorare il ripristino delle strade dopo gli scavi e incentivare le imprese a coordinare sempre più i diversi interventi, così da razionalizzare i lavori al meglio. Con questi obiettivi il sindaco Marco Scaramellini ha proposto, nell’ultima seduta del consiglio comunale, una revisione complessiva del regolamento di palazzo Pretorio in materia di interventi e ripristino delle vie cittadine, un testo che «ormai risulta praticamente inefficace, come quelli di tanti altri Comuni». Sarebbe quindi opportuno «rivedere tutta la partita» per adeguare le regole alle nuove necessità, approfondendo i vari aspetti nel percorso in commissione.

La proposta è arrivata durante la discussione innescata da un’interrogazione di Gian Mario Palotti del gruppo Giugni sindaco, che chiedeva chiarimenti sullo stato di avanzamento del progetto di Open Fiber per installare in città la rete in fibra ottica e sulla sistemazione definitiva delle vie interessate dai lavori. «L’attività sulla posa della fibra è pressoché ultimata - ha spiegato Massera -, sui 6.800 metri quadrati di ripristini la gran parte è stata fatta, spostandone però una “porzione” in altre zone dov’era necessario risistemare il manto stradale, selezionando alcuni interventi prioritari. In pratica, come viene fatto spesso in questi casi di scavi e riparazioni, l’ufficio tecnico ha fatto una valutazione complessiva per ottimizzare i metri quadrati a carico delle imprese e in alcuni casi ha “traslato” i ripristini, come consentito dal regolamento». L’assessore ha citato anche alcuni casi specifici: «Su via Gianoli Open Fiber ha eseguito i suoi scavi – ha detto Massera -, poi il ripristino definitivo verrà fatto al termine dei lavori sulla rete del gas che interessano la stessa zona. In via Samaden, invece, l’impresa avrebbe dovuto sistemare alcuni punti, invece si è deciso di riasfaltare tutto con un’integrazione da parte del Comune, così da completare l’intervento».

Secondo Palotti però questa modalità di lavoro è frutto di «una scelta arbitraria da parte di uffici e amministrazione», ha detto dichiarandosi «totalmente insoddisfatto» della risposta di Massera: «Se si fosse rispettato il regolamento, avremmo tutte le strade ripristinate – ha detto -, così invece ci ritroviamo con alcune vie asfaltate come se le avesse curate il Comune e con un sacco di altre strade che verranno ripristinate chissà quando e chissà come, magari a carico del Comune e quindi dei cittadini».

Massera ha contestato questa lettura, ma secondo il sindaco c’è comunque un problema a monte, sul tema dei lavori nel sottosuolo che poi richiedono la sistemazione della pavimentazione stradale. «Questi interventi diventano più numerosi – ha detto Scaramellini – e i regolamenti di tanti Comuni, compreso il nostro, negli ultimi anni si sono dimostrati inefficaci. In genere, ad esempio, viene previsto il ripristino di una fascia di 50 centimetri sui lati dello scavo, ma è molto meglio sistemare l’intera corsia. Sarebbe interessante ragionare insieme in commissione per rivedere tutta questa partita, anche per incentivare le ditte a coordinare sempre di più i loro interventi».

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