Sondrio, frana in città
Restano sfollati in sette

Alle 5 smottamento in via Fracaiolo, fango e sassi. Distacco di 50 metri cubi, per fortuna nessun ferito

Grande paura ieri mattina alle cinque, quando uno smottamento ha lambito le in via Fracaiolo a Sondrio. A lanciare l’allarme sono stati gli abitanti di una casa vicina a quelle lambite da fango e sassi: hanno sentito rumori preoccupanti e hanno chiamato i soccorsi, mentre lasciavano le loro case spaventati.

All’inizio sono state sfollate una cinquantina di persone: a fine giornata solo due famiglie - sette persone in tutto - non potranno fare rientro nelle loro abitazioni. Almeno fino a quando i tecnici non avranno completato le verifiche sul versante dal quale all’alba, da una parete terrazzata privata, si sono staccati cinquanta metri cubi di materiale terroso e roccioso. Lo smottamento è finito nel Malleretto sottostante, senza provocare fortunatamente danni né alle persone né alle case.

«Fortunatamente il piccolo distacco non ha causato problemi alle persone né alle loro abitazioni, e questo è l’importante - sottolinea il sindaco Marco Scaramellini, giunto sul posto insieme all’assessore alla Protezione civile Lorena Rossatti e ai tecnici comunali -. Valuteremo gli interventi che dovranno essere effettuati per la messa in sicurezza della parete e ci attiveremo per chiedere un intervento della regione. Il versante non è ancora sicuro, è instabile, probabilmente scenderà altro materiale».

In un primo momento, subito dopo l’intervento dei Vigili del fuoco, alla presenza degli amministratori, dei tecnici e dei volontari della Protezione civile, era stata disposta in via precauzionale l’evacuazione di una cinquantina di persone che vivono nelle abitazioni a valle della zona interessata dallo smottamento.

Dieci nuclei familiari erano stati accolti dall’albergo Schenatti mentre gli altri dieci avevano trovato ospitalità da parenti e amici. Già in tarda mattinata, al termine dei controlli, i cittadini sono stati autorizzati a fare rientro nelle loro case, con la sola eccezione di sette, i componenti di due famiglie, quelle appunto che occupano le case più vicine allo smottamento. Anche perché in mattinata il versante ha scaricato altri sassi, confermando che la situazione di emergenza non è finita.

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