Sondrio, droni “vigili”
per scovare chi sgarra

La Aces-Air ha messo a disposizione del Comune, gratis, gli apparecchi per la vigilanza. Segnaleranno alla polizia locale chi se ne va in giro

Avevano restituito l’immagine della città deserta nella prima domenica di lockdown con un filmato davvero suggestivo che in pochissimo tempo aveva avuto migliaia di visualizzazioni in Rete e ora, sorvolando i parchi e i giardini pubblici chiusi, provano a fare da deterrente per chi ancora non riesce a convincersi a rimanere in casa.

Da ieri i droni dell’Aces-Air di Sondrio, messi a disposizione gratuitamente dell’amministrazione comunale, insieme al personale che li controlla - «gesto di grande generosità esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato» dicono da palazzo Pretorio -, sono al lavoro nei cieli cittadini. Una scelta, dopo il via libera ufficiale dell’Enac che nei giorni scorsi ha dato l’ok al volo dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini, che accomuna il capoluogo valtellinese alle numerose altre città italiane che hanno già deciso di percorrere questa via come Torino, Siena, Brescia, Bari o Roma, solo per fare qualche esempio.

«Si tratta di un aiuto importante per gli agenti della Polizia locale che in questi giorni di emergenza hanno intensificato l’impegno sul fronte del controllo del territorio» fanno sapere dal Comune.

Sono tre, in particolare, le aree periferiche più sensibili messe sotto controllo dai droni - il parco Bartesaghi, i giardini pubblici del parco ovest e il Sentiero Valtellina - con l’obiettivo dichiarato di rendere ancora più efficace lo sforzo fin qui profuso per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti che mettono a rischio la salute pubblica.

Tutte le comunicazioni dai voli arriveranno comunque alla centrale operativa della Polizia locale di palazzo Pretorio che agirà per accertare eventuali condotte illecite.

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