Sicurezza, la chiave migliore
è quella a “coda di rondine”

Presenta una triplice scanalatura non copiabile e appunto una doppia punta (da cui il nome). «Con questo tipo di chiave i ladri non riescono a effettuare forzature né possono fare calchi in cera per duplicarle»,

Non tutte le chiavi e le serrature sono uguali. E, a seconda della tipologia di protezione che si vuol dare a un locale, è bene adeguarsi e installare le tecnologie più innovative. La chiave in assoluto più sicura è quella cosiddetta “a coda di rondine”: presenta infatti una triplice scanalatura non copiabile e appunto una doppia punta (da cui il nome). «Con questo tipo di chiave i ladri non riescono a effettuare forzature né possono fare calchi in cera per duplicarle», spiega l’esperto il questore vicario di Bergamo, Edgardo Giobbi. Tra le chiavi più vulnerabili ci sono invece la classica seghettata e l’altrettanto classica a doppia mappa: con dei comuni grimaldelli queste serrature possono essere facilmente aperte.

Più complesse da scassinare, invece, le chiavi con il “cilindro europeo”. Si va da quelle semplici a quelle complesse: queste ultime hanno una doppia o tripla scanalatura e arrivano a costare circa 140 euro. Garantiscono quasi la stessa sicurezza di quelle a coda di rondine, il cui costo si aggira però attorno alle 250 euro, in media. «L’importante è comunque che il cilindro sia sempre dotato di defender antistrappo – spiega Giobbi –, per evitare che il ladro trapani la serratura e strappi fisicamente l’intero cilindro». Un sistema di difesa e prevenzione ulteriore dei furti il cui costo si aggira attorno ai 100 euro.

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