Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 25 Maggio 2014
Sentiero Valtellina
«Manca il rispetto»
Sempre più difficile la convivenza sulla pista tra i tipi di utenti che frequentano il percorso - A sostenerlo è anche la Comunità montana
«La verità è che le regole non le guarda più nessuno». Sarebbe questo il problema di fondo, origine dei malumori che “corrono” lungo Sentiero Valtellina, dove la convivenza non è delle più semplici: i ciclisti se la prendono con le famigliole, che a loro volta guardano male i proprietari di cani, che non gradiscono chi prende la pista ciclo-pedonale come una palestra e si dà alla corsa o sfreccia sulla due ruote.
Che il mancato rispetto delle regole sia causa dei problemi, lo sostiene l’ufficio tecnico della Comunità montana di Sondrio che plaude alla segnalazione di un ciclista - Ivano Rizzieri - in una lettera inviata alla redazione, dove ribadisce il concetto.
«Le regole e le leggi esistono; se solo le rispettassimo tutto andrebbe meglio» scrive ricordando che c’è un regolamento del Sentiero Valtellina, dai più ignorato. Da frequentatore assiduo sulla due ruote della pista quale è, fa una attenta disamina della situazione e conclude: «Se ciascuno facesse la sua parte, i problemi non ci sarebbero».
I
«Non è semplice far rispettare il regolamento: ci si affida al buon senso e al senso civico - proseguono dall’area tecnica dell’ente comprensoriale -. Anche perché è impensabile che un vigile o un agente di polizia vada sul Sentiero con tutti i problemi che ci sono altrove, sulla strada e nei paesi». Impossibile da tenerlo sotto controllo anche per la lunghezza: «Solo il tratto del comprensorio di Sondrio è lungo 30 chilometri: controllarlo risulta difficile». Il ragionamento di Rizzieri parte proprio dal regolamento «che coinvolge tutti, ma proprio tutti gli utilizzatori». Un “decalogo” secondo cui «i podisti o camminatori devono tenere il lato sinistro secondo il senso di marcia; i cani vanno tenuti al guinzaglio, corto come da regolamento della polizia locale, e non lungo tre metri - segnala -. I ciclisti devono avere una velocità non superiore ai 20 km e non procedere appaiati». Bene, se i vari fruitori «seguissero queste semplici disposizioni, molti dei problemi sarebbero risolti». Invece «nessuno segue le regole e dopo tutti si lamentano».
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