Scuola, poche mascherine
E niente indicazioni sanitarie

I docenti: «Negli istituti le protezioni arrivate sono insufficienti» Altre Ats hanno inviato un piano su come comportarsi, a Sondrio silenzio

Sondrio

La mascherina il primo giorno di scuola bisogna portarla da casa. Anzi, due ne servono domani mattina: anche una di scorta nello zaino, in una busta sigillata. Perché quelle promesse dal commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri negli istituti di Sondrio sono arrivate sul filo di lana: ieri in mattinata. Sufficienti solo per alcuni giorni. Vero è che i ragazzi dovranno già uscire di casa con la mascherina, fatto sta che in caso di necessità a scuola non ne troveranno altre, a sufficienza.

Lo testimoniano i presidi costretti, nell’ultimo weekend già frenetico alla vigilia di una ripartenza costellata di ostacoli, con oltre 400 cattedre scoperte, ad organizzarsi per la distribuzione dei dispositivi di protezione, che potrà avvenire solo settimana prossima.

A 24 ore dall’inizio delle lezioni si attendono ancora indicazioni precise dal fronte sanitario, soprattutto per rispondere ai tanti quesiti sollevati dalle famiglie durante gli incontri preparatori che i presidi hanno convocato in settimana. Capire come comportarsi, ad esempio, di fronte ad un banale raffreddore. Quel che è certo è che con 37 e mezzo di febbre a scuola non si sta.

Nella provincia vicina di casa, l’Ats dell’Insubria ha messo a punto un “piano scuola” inviato a tutti gli istituti del Comasco (e del Varesotto). È stato predisposto su base territoriale, ma fondato sul rapporto dell’Istituto superiore della sanità.

E Sondrio? Per il momento, sul nostro territorio, dall’Ats della montagna sono stati soltanto raccolti i nomi dei docenti referenti Covid, nominati in ognuna delle 32 scuole della provincia, prof che in caso di emergenza saranno tenuti ad interfacciarsi con il referente nominato all’interno dell’ex Asl.

«Ho invitato le famiglie che ho incontrato stamattina - ha detto ieri Giovanna Bruno, preside dello scientifico Donegani e reggente al liceo Piazzi Lena Perpenti (Plp), complessivamente oltre 1.200 studenti - a portare per i primi giorni le mascherine da casa. Quelle inviate da Roma mi sono arrivate solo stamane e non bastano che per qualche giorno».

Alle superiori i dispositivi sono arrivati confezionati in pacchi da dieci: «La prossima settimana cominceremo la distribuzione, dando a ciascuno alunno un pacco: quando l’avrà finito gliene daremo uno nuovo. Aspettiamo che la scuola inizi - invita alla calma Bruno -. Non possiamo arrivare dappertutto: stiamo correndo da mesi e continueremo a farlo. Ma ci vuole pazienza e sopratutto buon senso».

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