Scappano prima del macello
Grosotto, abbattute due mucche

Due bovini destinati al macello erano stati appena fatti scendere da un camion. Il proprietario non riuscendo a calmarle ha chiamato l’Ats che ha consigliato l’abbattimento

Gli agenti della polizia provinciale di Sondrio hanno dovuto abbattere mercoledì nel tardo pomeriggio due mucche a Grosotto che si erano imbizzarrite, fuggendo dal recinto dove erano appena entrate vicino alla pista ciclabile del paese in località “Prati di Punta” e non ne volevano proprio sapere di farsi catturare con le buone.

Proprio nella fase dello scaricamento dal camion che li aveva portati a Grosotto i bovini, dopo una breve permanenza all’interno del recinto l’hanno scavalcato e abbattuto, scappando. Gli animali della razza francese, Bionde de Aquitaine, allevate per la carne, erano appena giunte nella loro nuova dimora, che non hanno gradito. Probabilmente lo stress del viaggio in camion oppure la natura stessa di questo animale, abituato ad ampi spazi, hanno reso irrequiete le due mucche che verso le 15 hanno scavalcato e abbattuto la staccionata del recinto.

Totalmente atterrite si sono date alla fuga lungo la strada sterrata che conduce all’argine del fiume Adda. L’intervento del proprietario del bestiame aiutato da altre persone presenti ha permesso di indirizzare le mucche nella zona vicino all’Adda nella quale non potessero creare danni all’incolumità.

Ma ogni tentativo di avvicinarsi per riportarle nel recinto è stato impossibile perché le bestie, impaurite, minacciavano la carica verso l’uomo. Sul posto è giunta la polizia locale di Grosotto e il veterinario dell’Ats che ha constatato come non ci fossero le condizioni per catturare gli animali: fra l’altro nella fuga, una delle due, facendo un volo di tre metri e finendo nel letto del fiume, si era pure fratturata un arto. Al veterinario non è rimasto altro che constatare che non ci fossero alternative all’abbattimento degli animali per salvaguardare l’incolumità della gente e anche il benessere della due mucche.

A quel punto il sindaco del paese, Giuseppe Saligari, su richiesta sanitaria ha emesso un’ordinanza di soppressione degli animali, eseguita dalla polizia provinciale.

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