Salgono i ricoveri
Ospedali blindati
solo emergenze

Il quadro Dieci pazienti Covid al giorno al Morelli Sospese visite e interventi lievi, tranne i casi oncologici

Ospedali di nuovo blindati. Come nella prima, nella seconda, e nella terza ondata Covid, sono nuovamente garantiti, in provincia di Sondrio, solo gli interventi urgenti e quelli di natura oncologica, e sono vietate le visite ai degenti ricoverati, con la sola eccezione dei pazienti terminali o estremamente fragili.

Queste le determinazioni assunte ieri da Asst Valtellina e Alto Lario, costretta a fare marcia indietro rispetto a una ripresa di attività ordinaria in atto, almeno da luglio dello scorso anno, che aveva permesso di recuperare parecchio arretrato sia in termini di prestazioni diagnostiche, sia in termini di cure ed interventi chirurgici.

Un ritorno al passato che Asst Valtellina e Alto Lario ha tentato di scongiurare fino all’ultimo, ma di fronte alla pressione crescente sul centro Covid Morelli non è stato possibile fare altrimenti. In un comunicato stampa diffuso ieri, infatti, l’azienda dà conto della crescita del numero dei ricoverati, saliti in pochi giorni a 93. Erano 63 lunedì scorso, per cui si intuisce quanto sia elevata la progressione.

«I nuovi ricoveri - precisano da Asst - si susseguono al ritmo di una decina al giorno e la situazione è in deciso peggioramento. Da venerdì scorso ad oggi (ieri per chi legge, ndr) i nuovi accessi sono stati 41, e fra i 93 pazienti in cura ce ne sono due in gravi condizioni per i quali sono stati attivati posti in emergenza in attesa del trasferimento presso i centri accreditati situati fuori provincia dotati di Terapia intensiva Covid. Un paziente è stato, invece, trasferito domenica».

Al momento la Terapia intensiva di Sondalo, infatti, resta “pulita”, non Covid, in quanto la Regione ha indicato centri specifici, in Lombardia, deputati a ospitare i pazienti Covid più gravi ed è stata creata una rete molto efficiente preposta alla gestione di questi trasferimenti. Quindi il reparto di Rianimazione resta funzionante a beneficio dei pazienti non Covid, i quali giocoforza saranno destinati a diminuire, comunque, per effetto della contrazione di tutta l’attività ordinaria, determinata dalla necessità di convogliare il personale medico, infermieristico e di supporto sulla gestione del Covid, che per almeno le prossime due settimane è data in ascesa.

Come accaduto nelle precedenti ondate, infatti, si è imposta la riorganizzazione dell’attività ospedaliera con il trasferimento di personale dall’ospedale di Sondrio e dalle altre specialità presenti a Sondalo sulla gestione del Covid sui tre reparti attualmente allestiti al Morelli, 1° padiglione, oltre all’Obi, Osservazione breve intensiva, posizionata al 4° padiglione, per quanto l’azienda sia pronta a riconvertire altri reparti se i numeri dei ricoverati lo rendesse necessario.

«Un peggioramento purtroppo atteso - spiega T ommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario -, tant’è che nelle scorse settimane ci siamo preparati per riorganizzare i servizi e le attività allo scopo di potenziare le risorse dedicate per contrastare questa nuova ondata. Ringrazio il personale che si è reso disponibile, dimostrando grande senso di responsabilità. Come sistema sanitario chiediamo la collaborazione dei cittadini per superare questo momento difficile. Il vaccino è l’arma più potente per contrastare il Covid e auspico che chi non l’ha ancora fatto si vaccini e accompagni i propri figli. È fondamentale procedere con la terza dose entro i tempi indicati, senza indugio, e raccomandiamo di rispettare le misure di sicurezza».

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