Rsa Grosio: 5 vittime
Su 100 ospiti contagiati in 70

In pochi giorni il coronavirus è cresciuto esponenzialmente

Si inizia a morire per il Covid anche nella casa riposo fondazione Visconti Venosta di Grosio.

Cinque le vittime: martedì è mancata una nonnina ultranovantenne di Sondalo. Ieri si sono svolti i funerali di una nonnina, scomparsa a 87 anni. In giornata altri tre decessi di ospiti, due donne e un uomo, tutti di Grosio. E il numero dei contagiati è salito a 70. Per alcuni anziani, quelli in condizioni più gravi, afflitti da problemi respiratori, è stato necessario il ricovero all’ospedale Morelli di Sondalo.

Dati che impietosamente dimostrano quanto sia grande l’emergenza sanitaria all’interno della casa di riposo di Grosio che ospita un centinaio di pazienti, blindata dallo scorso 19 ottobre. Morti e positività che sono degli autentici drammi per il personale sanitario che li vede sotto i propri occhi. Ora che i contatti fra ospiti e parenti sono nulli perché la struttura è chiusa al pubblico, gli operatori sono gli unici ad assicurare il contatto umano agli ospiti.

Una delle nonnine mancate è spirata proprio tenendo la mano di un operatore come fosse quella di un figlio. «Quando sono stata avvisata che mia mamma era positiva l’infermiera era veramente disperata, ma l’ho rincuorata perché ho la consapevolezza che sia stato fatto davvero tutto quanto fosse possibile per il diffondersi della pandemia; purtroppo è andata così ma nessuno ha colpa» ricorda la figlia di una signora ricoverata.

Nei giorni scorsi invece il sindaco di Grosio, anch’esso positivo, Gian Antonio Pini aveva accusato l’Ats di assenza di prevenzione. E anche sul fronte degli operatori il bilancio è davvero pesante, col numero di contagiati che alcuni giorni fa era di una quindicina di operatori positivi, ma che potrebbe essere anche aumentato in assenza di comunicazioni ufficiali.

Ciò che maggiormente preoccupa è l’escalation dei numeri dell’inarrestabile aumento dei positivi dall’inizio del mese di novembre. Il 5 novembre nel primo comunicato diffuso dalla fondazione si parlava genericamente di «alcuni contagiati». Nel secondo bollettino del 10 novembre il numero degli ospiti positivi è salito a 30. Il giorno successivo, 11 novembre, data del terzo comunicato, i pazienti colpiti dal covid erano praticamente raddoppiati (56). Infine l’ultima comunicazione del 16 novembre che indica in 70 il numero dei positivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA