Regione, scandalo “spese allegre”, chiesti 64 rinvii a giudizio

La Procura di Milano aveva chiuso le indagini, lo scorso marzo, a carico di 65 persone. Ora sulla richiesta di processo per i 64 imputati - tra i quali i consiglieri valtellinesi Ugo Parolo, Gian Maria Bordoni e Angelo Costanzo - dovrà esprimersi il giudice dell’udienza preliminare.

Tra le persone che rischiano il processo, oltre al figlio dI Umberto Bossi e a Nicole Minetti, c’è anche Fabrizio Cecchetti, attuale vicepresidente del Consiglio regionale. E poi ci sono Davide Boni, ex presidente del Consiglio Regionale, Massimo Ponzoni, Franco Nicoli Cristiani, Monica Rizzi, Romano Colozzi, Massimo Buscemi, Stefano Galli e Giulio Boscagli per quella che era la maggioranza. Per quella che era l’opposizione (le accuse riguardano il periodo che va dal 2008 al 2012), invece, ci sono Chiara Cremonesi, Luca Gaffuri, Carlo Spreafico ed Elisabetta Fatuzzo.

Le indagini sul presunto scandalo delle spese ’allegre’ con soldi pubblici, quelli dei rimborsi dei gruppi consiliari al Pirellone, avevano fatto emergere, ad esempio, che l’ex assessore lombardo del Pdl Giovanni Rossoni aveva speso oltre 3400 euro per novanta provole di Auricchio. E ancora i soldi pubblici sarebbero stati usati da alcuni degli allora consiglieri anche per comprare torroni, gratta e vinci, giornali, cartucce da caccia, per pagare cene a base di aragosta e sushi. Il tutto per un totale di oltre 3 milioni di euro.

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