«Quel traliccio è un pericolo per il paese»

Gli abitanti di Valle preoccupati: la struttura è a terra, trattenuta da corde: «Bisogna intervenire» Terna rassicura: «L’area è sotto sequestro dopo l’incidente sul lavoro di luglio. Appena possibile sarà rimosso»

Un traliccio a terra su un terreno scosceso e prossimo all’abitato oltre che al percorso della strada provinciale mette in allarme gli abitanti della frazione di Valle, ma da Terna viene la rassicurazione: i lavori di rimozione saranno effettuati non appena il manufatto sarà libero dal provvedimento di sequestro. C’è un traliccio dell’alta tensione a preoccupare gli abitanti della piccola frazione. Lo scorso 5 luglio avvenne in quel punto un incidente sul lavoro ai danni degli operai che stavano lavorando alla dismissione di questa linea obsoleta dell’alta tensione

«In quella occasione – dicono gli abitanti di Valle – arrivarono oltre ai soccorritori anche i vigili del fuoco e i tecnici per mettere in sicurezza il traliccio abbattuto. Ad oggi però, trascorsi ormai due mesi e mezzo, la situazione è rimasta quella precaria di allora. Un traliccio, in particolare, è a terra e trattenuto da corde a loro volta ancorate ad altri supporti piantati nel terreno».

La preoccupazione degli abitanti riguarda i mesi a venire e la sicurezza: «L’inverno è alle porte e con esso anche il gelo – dicono gli abitanti – l’ancoraggio provvisorio a cui è stato assicurato il traliccio potrebbe cedere a causa delle condizioni climatiche e se dovesse scivolare a valle, ci sarebbero conseguenze gravi sia per la viabilità della provinciale che passa a monte di questa zona, sia per la sicurezza degli abitanti. È tempo che si pensi a una soluzione definitiva che non può che essere quella di rimuovere definitivamente i tralicci».

Dalla società Terna, gestore della rete di trasmissione italiana in alta tensione, fanno presente che l’area in cui si trova il traliccio è ancora sotto sequestro a seguito dell’incidente. Non appena sarà dato il nulla osta a procedere si interverrà per la rimozione, già prevista in base al piano di dismissione della linea. Riguardo all’incidente del 5 luglio la società sottolinea che i due operai coinvolti non erano dipendenti Terna bensì di una ditta terza e non si trattò del crollo del traliccio ma di una manovra che si dimostrò scorretta mentre venivano calati i componenti del traliccio nel corso dello smontaggio dei corpi che compongono i manufatti di questo tipo.

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