Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 26 Luglio 2013
Province svuotate dalle funzioni
Sertori critico: «Avanti a slogan»
Il consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge di riordino, primo passo verso l’abolizione dell’ente
«Solo chi è lontano, chi sta a Roma può permettersi queste idee» e Sertori insiste sul primo livello
La Provincia rimane nel nome, ma come una sorta di contenitore vuoto. È stato varato dal consiglio dei ministri il disegno di legge per il riordino delle funzioni delle Province in attesa che venga approvato il disegno di legge costituzionale (la sentenza della Consulta dell’inizio mese parla chiaro) che le abolisca.
Una scelta che era nell’aria,ma che non per questo ha mancato di provocare reazioni critiche da chi sul territorio vive giornalmente l’amministrazione. «Soltanto loro che sono lontani, che stanno a Roma possono permettersi di ragionare così» commenta amaro il numero uno di palazzo Muzio Massimo Sertori.
Uno scollamento dalla realtà che secondo Sertori si esemplifica nelle due scelte che rappresentano il fulcro della proposta del governo: lo svuotamento di competenze a favore di Comuni e Unioni di comuni e, soprattutto, la trasformazione in ente di secondo livello. «Questo governo si è incanalato dentro lo stesso solco di quello dei politicanti di Monti - sostiene Sertori - che pur di sventolare la bandiera dell’abolizione delle Province è andato avanti per decreti ben sapendo che sarebbero stati bocciati. E adesso fanno la stessa cosa e procedono a slogan».
Il disegno di legge varato dal consiglio dei ministri identifica soltanto due livelli amministrativi a elezione diretta: Regioni e Comuni. Le funzioni di area vasta, cioè sovracomunali e provinciali, di cui viene riconosciuta la necessità, vengono invece assegnate ai sindaci eletti nei Comuni, che se ne occupano a titolo gratuito e che si riuniscono in enti di secondo livello.
Secondo il numero uno di palazzo Muzio, invece, il ragionamento deve essere molto più semplice: potere di legiferare in capo a Governo e Regione e compito di amministrare destinato a Province e Comuni. Destinati ad essere eliminati sono dunque gli enti di secondo livello già esistenti.
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