Popolare Sondrio, salta l’acquisizione di Caricento

La Bce non ha approvato le modifiche statutarie della Banca popolare di Sondrio per l’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento e quindi l’operazione non si realizzerà.

La Bce non ha approvato le modifiche statutarie della Banca popolare di Sondrio per l’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento e quindi l’operazione non si realizzerà. Lo rende noto un comunicato della banca lombarda.

«Nel contesto delle interlocuzioni con la Banca centrale europea in merito al procedimento per l’approvazione delle modifiche statutarie deliberate dall’assemblea dello scorso 27 aprile - si legge nel comunicato della Popolare di Sondrio - e finalizzate all’esecuzione degli accordi sottoscritti con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento e la Holding CR Cento per l’acquisizione del controllo della Cassa di Risparmio di Cento, è stata evidenziata l’esigenza di dare priorità alle iniziative di derisking già in corso volte alla riduzione dello stock di non performing loan - mantenendo il capital buffer, peraltro cospicuo, di cui Bps dispone, prudenzialmente al servizio delle predette iniziative - e al rafforzamento delle strutture di governo e di presidio dei rischi».

La Popolare di Sondrio si concentrerà quindi nei prossimi mesi - in attuazione del piano di cessione e pure tramite il rafforzamento dell’attività di work-out - a perseguire il programma, comunicato a suo tempo, di riduzione dei crediti deteriorati classificati a sofferenza. Ad agosto scorso l’istituto ha ceduto un portafoglio di crediti deteriorati classificati a sofferenza per un ammontare di circa un miliardo di euro al lordo delle rettifiche di valore.

A ottobre del 2018 Sondrio aveva sottoscritto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento il contratto di acquisto della maggioranza del capitale di CariCento, dopo l’avvio di trattative nell’ottobre del 2017. A marzo di quest’anno la banca valtellinese, Fondazione Cassa Risparmio Cento e Holding Cr Cento hanno sottoscritto l’accordo finale che modificava e integrava quello firmato ad ottobre 2018.

Secondo le intese il 7,3% del capitale doveva essere venduto da Holding e Fondazione con pagamento pro quota in denaro per 6,9 milioni. Il 21,85% trasferito dalla Fondazione a Sondrio mediante scambio con azioni di quest’ultima. Un altro 21,85% doveva essere acquistato dalla Popolare a fronte dell’emissione dell’istituto lombardo di un prestito convertendo da riservare in sottoscrizione alla Fondazione per complessivi 15,6 milioni di euro.

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