«Piedibus poco sicuro
A Sondrio non si farà»
Proteste dei genitori

L’annuncio dell’assessore cancella il servizio. Una lettera di chi vive in viale Milano e viale dello Stadio

Gli ingressi scaglionati per la ripresa della scuola in sicurezza rischiano, in città, di far saltare il Piedibus. Lo storico servizio, che da anni permette a decine di bambini di raggiungere a piedi la propria scuola, secondo quanto comunicato dall’assessore all’Istruzione, Marcella Fratta, alle famiglie non sarebbe compatibile con le norme «volte ad assicurare la sicurezza sanitaria e la salute dei bambini».

Con una lettera del 26 agosto, l’assessore Fratta ha spiegato che al momento «la normativa vigente suggerisce di evitare gli affollamenti all’ingresso delle scuole e di differenziare gli ingressi». Quindi, «nonostante il Comune di Sondrio intenda sostenere l’andare a scuola a piedi - ha aggiunto l’assessore -, per l’anno scolastico 2020/2021, non sarà possibile assicurare il servizio Piedibus, proprio per poter assolvere agli obblighi normativi e limitare i contatti tra i bambini partecipanti».

La comunicazione è stata accolta negativamente dalle famiglie dei bambini che lo scorso anno erano iscritti ad una delle tre linee attive in città: quella bianca, che da via Fiume conduce alla primaria Paini, quella gialla, con partenza da via Marinai d’Italia sempre per la Paini, e quella blu, da viale dello Stadio alla primaria Credaro di via Bosatta.

In una lettera al Comune i genitori ribadiscono come il Piedibus sia una «preziosa collaborazione nella gestione dei nostri figli, ma non solo, occasione di crescita e di responsabilizzazione per i bambini, che, consapevoli che gli amici li aspettano, si preparano tutte le mattine, con qualunque situazione climatica, ad avviarsi a scuola a piedi. E i bambini con il Piedibus arrivano sempre quasi contemporaneamente al suono della campanella, se non dopo

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