Personale scuola: assente il 10%
«Capisco i disagi, andiamo avanti»

Il dato reso noto da Ust: su 3.200 dipendenti mancano 240 docenti e 77 ausiliari. Difficoltà nel trovare supplenti. Molinari: «Momento inedito da attraversare a piccoli passi»

Sfiora quota 10% la percentuale degli assenti a scuola tra personale docente e non docente dovute al Covid.

A restituire il dato che fotografa la situazione aggiornata a lunedì 10 gennaio, quando tutti gli istituti hanno ripreso l’attività dopo la pausa natalizia, è stato ieri l’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio che ha condotto un’indagine contattando le 31 istituzioni del territorio.

Più difficile avere un dato aggiornato delle assenze tra gli alunni,che è estremamente variabile.

A monitorare l’andamento della curva dei contagi sia per chi siede in cattedra e chi o in veste di bidello o di segretario opera all’interno nelle scuole, in queste ore assieme all’Ust, c’è anche l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia. «La situazione in essere era tendenzialmente prevedibile: non potevamo aspettarci uno scenario diverso. Tuttavia i casi gravi si sono notevolmente ridotti e questa è già una buona notizia» rimarca in una nota il dirigente dell’Ust Fabio Molinari.

Su un totale di circa 3.200 unità fra personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario, al rientro dalle vacanze si sono registrate complessivamente 317 assenze (pari al 9.9%), di cui 240 insegnanti e 77 per quel che riguarda il personale Ata.

Nella stragrande maggioranza dei casi, sottolinea l’Ust, le assenze imputabili al consistente aumento dei contagi da Covid-19 che si sta registrando anche nella nostra provincia.

Secondo Molinari le scuole non sono lasciate sole in questo momento: «L’Ust, insieme ad Usr Lombardia, sta monitorando attentamente la situazione e fornisce alle istituzioni scolastiche, che lo richiedono, tutto il supporto possibile».

La difficoltà principale, come peraltro testimoniato dagli stessi dirigenti scolastici, è riuscire a trovare i supplenti per garantire il regolare svolgimento delle lezioni.

«Comprendo i disagi delle famiglie e degli studenti, ma stiamo vivendo un momento inedito della nostra storia e lo stiamo attraversando a piccoli passi, ma senza farci travolgere dalla corrente» afferma di Molinari invitando il personale scolastico a resistere e proseguire garantendo le lezioni in presenza.

A tal proposito, l’invito - dal presidente del consiglio in giù - al fine di contenere l’ondata dei contagi, è importante, per chi non l’avesse ancora fatto, è quello di dire sì alla campagna vaccinale. Concetto, questo, ribadito in più occasioni da Molinari. Sin dalla primavera dello scorso anno, quando iniziò tra il personale scolastico, poi estesa agli studenti dai più grandi sino ad arrivare a quelli più giovani, della scuola primaria.

«Non mi stancherò mai di invitare tutti ad aderire alla campagna vaccinale che, ad oggi, è l’unico strumento che ci consente di ridurre sensibilmente gli effetti più devastanti del virus» rinnova il suo l’appello il dirigente dell’Ust che, per questo motivo, chiede «un gesto di fiducia a tutti nei confronti della scienza».

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