Per la Casa delle guide Valmasino parla chiaro: «Apertura tutto l’anno»

La richiesta. Il Comune si rivolge alla Comunità montana proprietaria dello stabile di cui va rinnovata la gestione: «Disattesa finora la sua vocazione di servizio pubblico»

Tempo di rinnovo per la gestione della Casa delle guide: il Comune di Val Masino chiede nuove modalità di aggiudicazione dello spazio polifunzionale e domanda di avere voce in capitolo. Una richiesta accolta dalla neo giunta della Comunità montana, proprietaria dello stabile situato a Filorera. «Il Comune conosce da vicino il territorio - dice il presidente della Cm, Emanuele Nonini -. Per questo motivo le sue indicazioni sono fondamentali per rendere efficiente un servizio pubblico come quello offerto dalla Casa delle guide per il quale siamo senz’altro d’accordo sia indispensabile la predisposizione di un bando per individuare in modo trasparente la gestione degli spazi a servizio della comunità». Il 31 dicembre scorso la gestione della Casa delle guide-Centro Polifunzionale della Montagna a Iris Gherbesi, amministratrice unica della società “Casa delle guide s.r.l.” è scaduta.

«Ora crediamo sia arrivato il momento di presentare un bando per l’affidamento degli spazi che tenga conto delle funzioni di questo centro – dice il sindaco Simone Songini – il centro, di proprietà pubblica, infatti, è finalizzato a effettuare un servizio pubblico su un territorio comunale, è nato come servizio per la comunità non solo a livello locale, ma anche mandamentale. Quindi le richieste che inoltriamo alla Cm sono del tutto adeguate e “normali” in questo contesto dove al momento la Casa delle guide è chiusa poiché di norma riapre in primavera, mentre auspichiamo che il centro eroghi servizi 365 giorni all’anno».

Il sindaco precisa come la struttura sia nata con l’intento di erogare alla comunità locale tutti quei servizi che non sono presenti sul territorio del Comune di Val Masino tra cui una palestra disponibile per le realtà associative e per le scuole, centro di educazione ambientale, centro congressi «finora disatteso visto che sino ad oggi la struttura è stata adibita a mera struttura ricettiva ed infatti è classificata come “Rifugio Escursionistico” svolgendo quasi esclusivamente attività alberghiera e di ristorazione in totale concorrenza con le strutture private da sempre presenti sul territorio».

Non solo. Sinora «non è stata garantita l’apertura continua della struttura, nei mesi invernali viene chiusa non rispettando quanto previsto a contratto e disattendendo totalmente la vocazione di struttura pubblica erogatrice di servizi, proprio quei servizi che sono indispensabili nel periodo invernale. Ad oggi i ragazzi in età scolare devono raggiungere il fondovalle ed utilizzare le palestre di Ardenno e Morbegno per poter praticare la normale attività sportiva Csi». Songini sottolinea inoltre come la gestione per tre anni consecutivi sia stata « rinnovata senza la predisposizione di alcun bando di gara, bensì con semplici proroghe annuali da parte della Cm». Per questi motivi il Comune ritiene fondamentale la predisposizione di un bando per l’affidamento in gestione del Centro.

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