Passeggiata con sorpresa: dal bosco fa capolino l’orso

L’avvistamento lunedì pomeriggio nella vallata di Cancano . Protagonista una coppia di Isolaccia - La Forestale ha rinvenuto le orme.

I magnifici colori dell’autunno in una giornata di sole, l’incantevole vallata di Cancano, un pic nic un po’ “fuori stagione” ed un orso. Questi gli “ingredienti” della memorabile gita di Alfredino Giacomelli e Cesy Lazzeri, una coppia di Isolaccia, in Valdidentro, amante della natura e delle passeggiate che lunedì, approfittando del bel tempo è salita in quota per una gita fuori porta. Un paio di panini, un buon libro e lo scenario dei bacini artificiali di Cancano, gettonatissima meta estiva per escursioni a piedi o in mountain bike.

Dopo pranzo, per i due giovani pensionati, una mini pennichella e poi, per Giacomelli, quattro passi a piedi verso la chiesetta di san Giacomo. «A un tratto - ha raccontato l’uomo - ho sentito mia moglie che mi chiamava; non era un grido d’aiuto ma solo un richiamo per sapere dove fossi. Stavo tornando indietro quando ha urlato e ho capito che c’era qualcosa che non andava. Quattro passi e, tra due pini mughi, ha fatto capolino un orso, di taglia media. Sono rimasto lì fermo, incredulo e, dopo pochi secondi, il plantigrado, dopo avermi guardato, si è girato e se n’è andato nel bosco».

Appena raggiunta la moglie, in quattro e quattr’otto i due hanno preso zaino, libro, occhiali e si sono diretti verso la macchina che distava solo una ventina di metri. Lì, tirando un po’ il fiato, si sono raccontati l’accaduto. La signora Lazzeri, che stava leggendo, dice di essersi ritrovata improvvisamente in piedi, di fronte all’orso e poi di aver chiamato il marito e, sollevata, ha poi pensato che sarebbe stato peggio se l’orso li avesse sorpresi mentre stavano quasi sonnecchiando: se non un infarto, per loro quantomeno uno spavento ancor più memorabile. Ma non hai fatto una foto, hanno chiesto ieri gli amici di Giacomelli? «Innanzitutto non avevo con me il cellulare - ha spiegato -. Il vero problema è che a Cancano, vallata a me molto cara, i telefoni non prendono. Anche su questo ho riflettuto dopo. Non c’era in giro nessuno, data la stagione e, se fosse successo qualcosa di grave, chissà come sarebbe andata a finire».

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