Passaggi a livello, trattativa unica con Rfi

Messa in sicurezza. Il presidente della Provincia annuncia che sarà l’ente a presentare il piano globale alla società. «Sono otto i punti tra Teglio e Villa di Tirano su cui valutare la migliore soluzione per eliminare gli attraversamenti».

Novità in fatto di soppressione dei passaggi a livello in provincia di Sondrio e nel Tiranese. Sarà la Provincia di Sondrio a fare da intermediaria con Rfi, per conto dei Comuni interessati, per arrivare a un progetto unico e condiviso. Ha approfittato del consiglio comunale di Teglio, il sindaco Elio Moretti, che è anche presidente della Provincia, per annunciare l’importante novità che riguarda la viabilità lungo la statale 38, resa spesso pericolosa dall’elevato numero dei passaggi a livello.

«Finora i singoli Comuni hanno portato avanti per conto loro le proprie istanze - ha detto Moretti -. E ci sono Comuni che hanno ottenuto ottimi risultati, come nel caso di Villa di Tirano. Nel prosieguo delle trattative con Rfi, si è deciso tutti insieme di fare fronte comune e di arrivare ad un progetto unitario. In realtà questo percorso è iniziato da qualche mese, ma poi ha subito un rallentamento e, ora, lo stiamo riprendendo in mano con forza. Ci siamo dati come tempistica - Comuni e Provincia - la consegna delle diverse proposte entro la primavera, da cui trarremo un progetto globale da presentare a Rfi». A quanto pare i soldi messi a disposizione da Rfi sono parecchi, Moretti si limita a dire che al momento si tratta di «cifre importanti», che potrebbero essere ben spese per la sicurezza di chi circola in auto o sui mezzi pesanti.

Nel Tiranese i Comuni coinvolti sono Teglio e Villa di Tirano dove la concentrazione di passaggi a livello è notevole. A Villa, in base al recente accordo raggiunto saranno sei i passaggi a livello chiusi, ma ce ne sono altri cinque ancora aperti. Nel caso di Teglio la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale si focalizzerà su tre punti: l’incrocio cosiddetto di Tornadù (fra San Giacomo e Chiuro), Nigola e il passaggio a livello a Pizzini in centro abitato a San Giacomo. «Mi sto confrontando anche con il sindaco di Chiuro, Tiziano Maffezzini - prosegue Moretti -. A Chiuro, come noto, è già presente il sottopasso che si trova a pochi chilometri da San Giacomo, per cui le ipotesi in campo potrebbero essere quelle di adeguare il sottopasso di Chiuro, se necessario, oppure realizzarne un altro a Nigola. È un ragionamento che va affrontato seriamente, perché non credo che avrebbe molto senso costruire un secondo sottopasso vicino potendo utilizzare quello di Chiuro, potenziato chiaramente. Se, invece, non sarà possibile allora valuteremo di realizzarne uno a Nigola a fronte della chiusura dei passaggi a livello nel Comune di Teglio». Al momento è solo un’idea, ma si parla anche della possibilità di bypassare il passaggio a livello di San Giacomo, dove è stato installato il semaforo, con una sopraelevata. Un progetto che si ventila da anni, ma che pareva impossibile, anche dal punto di vista dei costi.

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