Ospedali, che bordate
contro il Comitato
«Ha fatto solo danni»

Duro attacco da Grosio Pini accusa i suoi fondatori e rincara la dose: «Oltre ad aver fallito su tutti i fronti adesso scaricano le colpe sui sindaci del Tiranese»

Grosio

Interviene il sindaco di Grosio, nonché presidente della Comunità montana Valtellina di Tirano, Gian Antonio Pini, sulla questione Morelli e ne ha per tutti: ritiene responsabili della situazione attuale gli ex sindaci Pietro Del Simone e Luigi Grassi e invita i sindaci della Comunità montana di Bormio ad abbandonare il sostegno al Comitato e a lavorare col resto dei colleghi della provincia. «Il problema “Morelli” non è di oggi, ma si trascina da troppo tempo perché gestito male in passato e peggio nel presente - accusa Pini -. Chi c’era prima e c’è adesso non è stato in grado di ottenere nulla, pur ricoprendo ruoli di rilievo: l’ex sindaco di Tirano Pietro Del Simone, l’ex sindaco di Sondalo ed ex presidente della Conferenza dei sindaci che si occupa di sanità, Luigi Grassi, e il medico Giuliano Pradella, che oggi opera nella sanità privata con più incarichi. Questi signori, non ricoprendo oggi nessun ruolo politico, si sono inventati un Comitato e continuano a causare danni al territorio e ai cittadini, da ultimo giocando la carta delle vie legali».

Pini rincara la dose nei confronti degli antagonisti e difende il proprio operato: «Oltre ad aver fallito tutti gli obiettivi che si erano posti, Del Simone, Grassi e Pradella hanno scaricato le responsabilità di quello che è successo sui sindaci del mandamento di Tirano, in particolare sul mio Comune e su quello di Grosotto. Con questo mio intervento vorrei dire ai cittadini che tutti i Comuni del Tiranese hanno sempre lavorato per elevare il livello qualitativo del Morelli, proponendo anche delle soluzioni nazionali. Io e i miei colleghi siamo in prima fila anche adesso, pronti a portare la questione “Morelli” a Roma, ma seguendo le vie istituzionali».

Pini affossa il Comitato e richiama i sei sindaci dell’Alta Valle a un fronte comune: «Costituire e operare all’interno di comitati per ottenere visibilità e clamore per se stessi non è la soluzione, andare allo scontro per richiamare l’attenzione non porta a nulla, se non la popolarità dei pochi che decidono senza rappresentare nessuno. Mi auguro che queste persone (Grassi, Del Simone, Pradella, ndr), se davvero hanno a cuore il futuro dell’ospedale Morelli, si facciano da parte e lascino la parola e l’azione ai sindaci, amministratori pubblici eletti dai cittadini, rappresentanti ufficiali del territorio.

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