Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 16 Maggio 2015
Orario prolungato, i genitori in delegazione dall’assessore
Non hanno nessuna intenzione di demordere. Nessuna delle famiglie che ha chiesto di poter usufruire del servizio di prolungamento dell’orario alla scuola d’infanzia Segantini intende rinunciarvi.
Lo hanno ribadito forte e chiaro nel corso della riunione organizzata alla primaria Quadrio di via Battisti. Una riunione dalla quale è scaturita la richiesta di un incontro con l’assessore comunale all’Istruzione Marina Cotelli per affrontare la questione e trovare una soluzione, possibilmente, condivisa.
La chiusura del servizio così come ventilata dalla nota inviata dall’amministrazione comunale ai dirigenti dei due istituti interessati ha creato non poco malcontento tra i genitori dei tredici bambini dell’asilo di via Colombaro.
Un sentimento di rabbia misto a preoccupazione per la sostanza della scelta, ma anche per il modo con cui è stata fatta, quello espresso dalle famiglie. La comunicazione circa l’intenzione di non istituire il prolungamento dell’orario non avendo raggiunto il numero minimo di iscritti - quindici quello fissato dal Comune -, è arrivata nei giorni scorsi ad iscrizioni abbondantemente chiuse, quando cioè trovare soluzioni alternative diventa complicato, a maggior ragione in considerazione del fatto che tutti e tredici gli interessati al servizio della Segantini sono bambini che già frequentano la scuola d’infanzia e il prolungato. «Un ritardo non plausibile» lamentano i genitori.
Ma sotto accusa, insieme ai tempi della comunicazione, ci sono anche i modi - la nota inviata dal Comune parla di «un servizio che non risponde alle reali necessità delle famiglie» - e le riflessioni dell’assessore Cotelli che ha sottolineato la valenza educativa del servizio. «Non è un parcheggio» aveva detto nei giorni scorsi ricordando la discontinuità di frequenza da parte di alcuni degli iscritti.
«Qui non si tratta di parcheggio - controbattono i genitori -, ma neppure di una richiesta di ulteriore educazione per i nostri figli. Stiamo parlando del soddisfacimento di due bisogni che s’incontrano: quello dei bambini che stanno volentieri a far merenda con i loro compagni e quello di mamme e papà che lavorano e che preferiscono lasciare i figli insieme ai loro coetanei piuttosto che con una baby sitter. Magari davanti alla tele».
Quanto alla contestazione sulla continuità nell’utilizzo del servizio, le famiglie ribadiscono il fatto che mai nessuno, né dal Comune, né tantomeno dalla scuola, ha mai richiesto una quota minima di frequenza. Cosa che invece accade, ad esempio, alla Coccinella dove per attivare il prolungamento dell’orario chiedono un numero minimo di giorni di presenza. «Lì però - sottolineano i genitori della Segantini - le cose sono chiare fin dall’inizio, nel nostro caso non se n’è mai parlato, salvo poi recriminare». E il cambio delle regole in corsa non piace a nessuno, ancor più in considerazione del fatto che il servizio fu introdotto alla Segantini proprio con l’indicazione della fruizione libera.
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