Oggi scatta l’obbligo
della fattura digitale

Coinvolti 42 mila uffici e 12 mila enti pubblici. Previsti risparmi per un miliardo, la tracciabilità consentirà di tenere sotto controllo la spesa pubblica

Da oggi scatta l’obbligo della fatturazione elettronica per tutti i fornitori della pubblica amministrazione. Si tratta della fase due di un’operazione iniziata il 6 Giugno 2014 per le fatture emesse nei confronti della pubblica amministrazione centrale: ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza. Stavolta invece, secondo l’Osservatorio fatturazione elettronica del Politecnico di Milano, saranno 12.250 gli enti coinvolti : Regioni, Province, Comuni, scuole, università, Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, aziende del servizio sanitario nazionale e non solo. L’obiettivo è raggiungere 42.361 uffici pubblici e oltre un milione 900 mila aziende, a regime, tra fornitori ricorrenti e occasionali.

Una rivoluzione che ha scatenato le immancabili polemiche da parte di imprese e professionisti che protestano per i costi e le complessità dell’operazione. Mugugni a cui la Pubblica amministrazione ribatte che con la fatturazione elettronica sarà abbattuto l’80% del costo di ogni documento cartaceo. Inoltre, secondo l’Osservatorio del Politecnico, quando la digitalizzazione andrà a regime porterà circa un miliardo di euro di risparmio per lo Stato. Senza considerare che la tracciabilità delle fatture genererà maggiore controllo e una totale mappatura della spesa pubblica.

Da qui a fine anno si stima, ricalcando i dati dell’Agenzia delle Entrate, che verranno emesse 50 milioni di fatture digitali, per un valore di 135 miliardi di euro. Verranno coinvolti 2 milioni di fornitori, incaricati di inviare le e-fatture a 21.840 pubbliche amministrazioni. Chi non rispetterà l’adempimento, sottolineano gli artigiani di Mestre, da oggi infatti nessun ente pubblico potrà più accettare o pagare semplici ricevute in forma cartacea.

Dopo Pasqua comincerà invece il conto alla rovescia per la dichiarazione dei redditi precompilata. Tutti gli ultimi ostacoli (a partire dalla definizione delle responsabilità e dell’assicurazione per gli intermediari) sembrano ormai superati e dal 15 aprile lavoratori dipendenti e pensionati potranno cominciare ad accedere online - direttamente o con l’aiuto di Caf e commercialisti - al 730 già parzialmente predisposto dalle Entrate. Il primo passo necessario è quello di dotarsi del pin di Fisconline o dell’Inps per poter scaricare il proprio documento personale che, integrato o meno, potrà essere riconsegnato all’Agenzia a partire dal primo maggio e fino al 7 luglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA