Oggi neve, anche a basse quote
Allerta della Protezione civile

Attese abbondanti precipitazioni dalle 6 alle 18, poi proseguiranno solo in quota

Nevicate fino in pianura per oggi e poi fiocchi che continueranno a scendere copiosi in quota per tutto il fine settimana regalando alle Alpi il tipico aspetto della più classica vigilia di Natale.

Si veste di bianco il week end dell’Immacolata, quello che tradizionalmente dava il via alla stagione sciistica invernale e che, invece, in quest’anno di emergenza sanitaria trascorrerà, giocoforza, lontano dalle piste, ciascuno nel proprio comune di residenza.

Le previsioni meteo italiane e anche quelle svizzere, per tutta l’area sud alpina del Ticino e dei Grigioni, già da giorni parlano di precipitazioni abbondanti a partire da ieri sera che proseguiranno fino a domenica, con accumuli record e situazioni di criticità, ma la cui fase più intensa è prevista proprio per oggi dalle 6 alle 18. Dodici ore di fiocchi che potrebbero mettere in ginocchio la viabilità di Valtellina e Valchiavenna.

Una previsione meteorologica che ieri ha spinto la Protezione civile lombarda ad emanare per il territorio provinciale un’allerta meteo arancione, su una scala in cui il grado massimo, proprio come la suddivisione regionale per il covid, è il rosso. Un’intensità non usuale in fatto di nevicate, negli ultimi anni infatti il massimo grado di allerta raggiunto è stato il giallo. Proprio in conseguenza delle precipitazioni a carattere nevoso abbondanti o localmente molto abbondanti sui settori alpini e prealpini previste, la Protezione civile ha chiesto ai Comuni, alle forze dell’ordine, piuttosto che agli enti gestori delle strade di attivare il sistema di sorveglianza e monitoraggio del territorio e predisporlo «alla pronta attivazione di eventuali azioni di contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi». In particolare, le situazioni di criticità potrebbero essere legate soprattutto a difficoltà, rallentamenti e blocchi del traffico stradale e ferroviario, anche in considerazione del fatto che «sui settori alpini e prealpini a quote superiori ai 600 metri, gli accumuli potrebbero essere importanti e generare anche caduta di rami/alberi, con conseguente aggravamento delle criticità legate alla viabilità e sulle reti di distribuzione della corrente elettrica e dei servizi essenziali».

Uno scenario che potrebbe mettere in seria difficoltà la città di Sondrio dove, con la sola eccezione del lotto delle frazioni, la gara per l’appalto dello spazzamento neve è andato deserto. Secondo il contratto in essere tra Comune e Secam, la società interamente pubblica che si occupa della pulizia delle strade per palazzo Pretorio, quest’ultima è tenuta a garantire unicamente il servizio sulle aree di “priorità uno”, che significa servizi pubblici essenziali, caserme, ospedale e scuole. M.Bor.

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