«No al villaggio olimpico»
Livigno sistema gli alberghi

L’ipotesi arrivata al termine della visita della Fondazione Milano Cortina 2026 guidata da Malagò. Al posto di una nuova costruzione nella zona di Aquagranda si pensa di riqualificare le strutture a Teola

Nessuna nuova costruzione nella zona di Aquagranda, quella struttura che poi sarebbe stata riqualificata in appartamenti per colmare le esigenze abitative del Piccolo Tibet.

Il villaggio olimpico dovrebbe essere realizzato riqualificando i grandi alberghi della zona Teola.

È la proposta che è scaturita dopo il lungo fine settimana livignasco del presidente del Coni, Giovanni Malagò e dell’intero team della Fondazione Milano Cortina 2026 della quale fa parte anche il sondriese Sergio Schena, guidata dall’amministratore delegato Vincenzo Novari.

«Si tratta di una proposta ed è giusto definirla come tale al momento- rivela il presidente di Apt Livigno, Luca Moretti-. Queste Olimpiadi sono all’insegna del risparmio economico e della valorizzazione di quello che è già presente piuttosto che creare qualcosa di nuovo poi difficilmente gestibile.

La proposta prevede di sistemare delle strutture alberghiere già presenti a Livigno, ma al momento non posso dire nulla di più».

Nonostante le bocche cucite, a Livigno già circola il nome della zona che andrebbe ad ospitare il villaggio olimpico: l’idea sembrerebbe di riportare all’antico splendore gli alberghi più di maggior spicco di Teola, l’imbocco di Livigno per chi giunge dal Foscagno.

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