Niente sconto Imu per Santa Caterina

La commissione Finanze della Camera ha bocciato, «senza appello», l’emendamento al decreto fiscale presentato dal leghista Ugo Parolo per andare incontro ai residenti provati da settimane di disagi e difficoltà.

Lungi dal darsi per vinto, Parolo ha chiesto ai colleghi di partito al Senato di avanzare un analogo emendamento alla legge di Bilancio in discussione a palazzo Madama, questa volta sul capitolo della viabilità.

Parolo chiedeva di esonerare i cittadini di Santa Caterina Valfurva dal pagamento della seconda rata dell’Imu di quest’anno, in scadenza il 16 dicembre,«una misura di agevolazione per il tessuto imprenditoriale della Valfurva, duramente colpito dalla situazione». «Si trattava di dare un segnale di attenzione - sottolinea l’onorevole leghista -, ma il Governo e la maggioranza sono rimasti sordi e non hanno saputo cogliere l’occasione».

Un’occasione dal costo irrisorio per le casse dello Stato. «Il costo sarebbe stato di poco più di 400mila euro - ricorda Parolo -, un minimo impatto economico, ma sarebbe stato un gesto di attenzione importantissimo per il territorio. Il Governo, e la maggioranza che lo sostiene, non hanno minimamente compreso che i cittadini della Valfurva hanno bisogno di sentire la vicinanza delle Istituzioni per continuare a lottare in una situazione veramente difficilissima».

Santa Caterina Valfurva è rimasta praticamente isolata per mesi e ha dovuto tener chiuse le attività. «Di fatto - spiegava Parolo presentando l’emendamento ora bocciato - diversi imprenditori non hanno potuto utilizzare le strutture, il minimo è non dover pagare le imposte locali».

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