Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 02 Ottobre 2013
Niente da fare a Caspoggio
Gli impianti non riapriranno
Negativo l’esito dell’ultima riunione tra il Comitato popolare, la proprietà e gli enti pubblici
Grande delusione per il tentativo di rilancio della ski area che aveva raccolto 300 adesioni
Gli impianti di Caspoggio restano al palo. Non apriranno quest’inverno e, presumibilmente, nemmeno in quelli a venire.
È negativo l’esito dell’ultima riunione del Comitato cittadino “Caspoggio c’è” con la proprietà degli impianti e con i rappresentanti degli enti pubblici territoriali, Unione della Valmalenco, Comunità montana di Sondrio, Provincia e Bim.
«Abbiamo fatto tutto il possibile, di più, proprio, non potevamo - commenta deluso Danilo Bruseghini, presidente del Comitato Caspoggio c’è - , ma, purtroppo, le condizioni iniziali poste dalla proprietà degli impianti, e da noi sposate, sono mutate nel tempo fino ad assumere i connotati di un impegno gravoso per noi e impossibile da sopportare».
Le 300 adesioni al progetto di rilancio della seggiovia portate in pegno da Bruseghini e dai suoi non hanno pesato affatto sugli esiti della discussione e questo è l’aspetto che più brucia al presidente del Comitato. «Tutti si riempiono la bocca della cosiddetta “politica dal basso” e, poi - dice Bruseghini -, una volta che trova pratica attuazione, questa è la fine che le tocca. Perché a me pare che gli enti pubblici, chi più chi meno, non abbiano colto la portata del movimento venutosi a creare attorno al nodo della seggiovia».
Nonostante l’amarezza, però, Bruseghini e i suoi non intendono gettare in toto la spugna. «Ci siamo ripromessi di vagliare la possibilità - dice Bruseghini - di un affitto dell’impianto, ma senza promettere nulla perché è un altro passaggio difficile».
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