«Mio figlio tra i vandali
Ora la scuola lo punisca»

MorbegnoDue studenti delle medie si autodenunciano per i vandalismi La mamma: «Hanno sbagliato, giusto che paghino. Le famiglie ci sono»

«Non voglio giustificare quello che ha fatto mio figlio, purtroppo si è reso responsabile di un comportamento assolutamente sbagliato, il disagio che i giovani stanno vivendo non deve essere dimostrato in tale maniera».

Inizia così la riflessione di una delle mamme dei due giovani che si sono resi responsabili di vandalismi alla scuola media Damiani. Sono stati loro stessi a presentarsi e ad assumersi le proprie responsabilità. Ed è questo aspetto che la donna vuole rimarcare: «Voglio però sottolineare il fatto che le famiglie pur nelle difficoltà sono presenti, e hanno fatto in modo che i loro ragazzi si assumessero le loro responsabilità pagando il loro atto. Per quanto riguarda il fenomeno del vandalismo giovanile, mi sento di dire che si tratta di una situazione da affrontare soprattutto sotto l’aspetto sociale e della prevenzione. Noi genitori dei due ragazzi colpevoli speravamo non toccasse a noi, ma questi episodi nella fase che siamo vivendo possono accadere a tanti altri ragazzi che vivono un momento particolare della loro vita come l’adolescenza, che in parte viene rovinata dalla pandemia».

Dai carabinieri

I carabinieri di Morbegno dopo la confessione spontanea dei due giovani hanno fatto loro una ramanzina, invitandoli a elaborare una relazione su quanto accaduto. La palla passa ora all’istituto Damiani, che dovrà decidere un’eventuale punizione, che al momento non è ancora stata presa.

Un suggerimento arriva proprio da una delle mamme dei giovani responsabili: «Loro volevano pulire i muri che avevano rovinato, ma il Comune si era già mosso. Abbiamo chiesto alla dirigente scolastica della scuola “Damiani”, Maria Rita Carmenini, se fosse possibile, visto il periodo caratterizzato dal Covid, di intrattenere i ragazzi al termine dell’orario delle lezioni e far svolgere loro lavori di pulizia o di sanificazione, sotto la supervisione dei genitori. Credo nella società e nella civiltà e spero di aver lasciato un segno a mio figlio agendo in questo modo».

L’istituto comprensivo Damiani di Morbegno si era risvegliato bruscamente lunedì mattina con le mura esterne della struttura imbrattate con disegni poco opportuni e scritte offensive. La vicenda, che suonava come l’ennesimo campanello d’allarme sul fenomeno vandalismo a Morbegno, questa volta si è risolta con un epilogo imprevedibile, ma benaugurante. A compiere i danneggiamenti due studenti della stessa scuola, che avevano approfittato della chiusura dell’edificio il sabato pomeriggio per agire indisturbati. L’edificio colpito è quello che ha sede nel cortile dell’istituto “Spini-Vanoni” di via Ambrosetti.

Giovani pentiti

I ragazzi si sono però subito pentiti del grave gesto e con l’aiuto delle proprie madri si sono recati martedì scorso in caserma a Morbegno per autodenunciarsi. Come detto, il muro era stato poi immediatamente pulito dagli addetti ai lavori del Comune di Morbegno lunedì.

La pandemia sta mettendo a dura prova un’intera generazione, che a causa delle restrizioni e della ripresa a singhiozzo delle attività culturali e sportive è costretta a tante rinunce. Finisce così che anche per questo motivo, e senza che ciò sia una giustificazione, si moltiplicano gli atti di vandalismo contro le istituzioni pubbliche.

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