Mezzi nella Ztl a Chiavenna, sale il malumore: presto controlli

Ieri mattina un camion ha urtato un’auto. Il Comune annuncia un giro di vite.

Ieri mattina un camion

ha urtato un’auto

Il Comune annuncia

un giro di vite

Troppi camion e troppo invadenti nella Zona a Traffico Limitato di Chiavenna. Ritorna ciclicamente la protesta per la presenza dei mezzi pesanti all’interno del centro storico della città del Mera. Dove si può entrare solamente se si ha il permesso concesso a residenti e commercianti oppure, appunto, per il carico-scarico delle merci.

Che la presenza dei mezzi pesanti sia fonte di malumori e di problemi non è una novità: solo ieri un camion, facendo manovra, ha danneggiato un’ automobile parcheggiata in piazza Pestalozzi. Finora non è stata mai trovata una soluzione. Sempre che esista realmente.

Alla sola presenza di questi mezzi nelle stradine del centro si aggiungono comportamenti spesso non proprio correttissimi da parte degli autisti. Costretti a fare i conti con i tempi limitati in cui è possibile effettuare le consegne ogni tanto esagerano, passando a velocità sostenuta e con poco riguardo dei pedoni. Su Internet il tema è discusso dai cittadini dopo alcune segnalazioni arrivate in questo senso: da chi propone di limitare la portata dei mezzi a chi chiede maggiori controlli sui mezzi e sui comportamenti degli autisti. In passato si era pensato anche a delle aree esterne alla ztl dove far fermare i camion per poi consentire la consegna della merce tramite carrelli. Un’idea mai decollata anche per la mancanza di aree funzionali a questa soluzione e per le particolari caratteristiche del centro storico della città.

«Il problema esiste, non è certo una novità – commenta l’assessore alla viabilità del Comune di Chiavenna Davide Trussoni – ed è sempre sul tavolo dell’amministrazione. La prima cosa che faremo sicuramente è una campagna di controlli mirati per verificare la correttezza degli accessi. Solitamente le campagne danno buoni risultati in tempi abbastanza brevi».

“Campagna” significa un periodo limitato di tempo, solitamente un mese, di controlli a tappeto su uno specifico problema. Come quelle che vengono effettuate saltuariamente per verificare il corretto conferimento dei rifiuti, ad esempio.

La soluzione definitiva non è, però, dietro l’angolo: «Abbiamo un progetto per realizzare dei varchi attraverso il sistema Pilomat controllato elettronicamente con la lettura targhe. Si tratta di dissuasori del traffico a scomparsa che consentono l’accesso, solo nelle ore consentite, a chi, tra coloro che ne hanno diritto, segnala la propria targa all’ufficio della Polizia Locale. Purtroppo, però, si tratta di un sistema molto costoso. Presenteremo il progetto su qualche bando non appena si aprirà questa possibilità».

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