«Mancherà al paese

l’allegria di Martin»

Rogolo è in lutto

Dolore per la morte di Alessandro Martinalli Gestiva il Crown’s, punto di riferimento in Bassa Valle. «Con lui c’era sempre vita nel nostro piccolo centro»

Tapparelle abbassate, tende tirate, luci spente e silenzio, troppo. Ieri anche la storica casa che ospita il Crown’s Pub sembrava parata a lutto. Rogolo si è bloccato nel dolore per la scomparsa di Alessandro Martinalli, 57 anni, di Cosio Valtellino (altro paese chiuso nella tristezza) ucciso domenica all’alba da un’auto pirata. A Rogolo, insieme alla famiglia, “Martin” gestiva da 12 anni il locale per antonomasia della zona.

Già domenica sera il centro storico del paesino in Bassa Valle era lo specchio della tragedia che si è consumata in modo terribile sabato notte quando Martinalli è stato investito e ucciso da un’auto pirata mentre camminava all’esterno della discoteca Continental a Colico.

Intanto nei giorni del silenzio Rogolo, la seconda casa di Martin, non poteva rimanere indifferente. Sull’ingresso del Crown’s un messaggio scritto a penna: «Chiuso per lutto». È la seconda volta, nel breve spazio di un anno e mezzo, che quella epigrafe colpisce come uno schiaffo i tanti che passano davanti al locale, trovando il portone serrato.

L’anno scorso il dolore indicibile per la perdita di Beatrice, di soli 31 anni che non è sopravvissuta a un cancro. Oggi la morte violenta e crudele del papà Alessandro. E lo strazio disumano e rinnovato della loro famiglia.

Un’angoscia che condivide Roberta Dugoni, vicesindaco di Rogolo, e soprattutto amica della famiglia Martinalli nonché proprietaria dello stabile che ospita il Crown’s. «Da 12 anni noi si vive praticamente insieme, perché tra le pulizie del giorno, il lavoro di sera e della notte ci si incontra sempre - afferma - tra noi ci sono sempre stati ottimi rapporti e amicizia, rafforzata dopo la tragedia di Beatrice.La nostra famiglia è profondamente addolorata per lui e per Roberta ed Eleonora».

E ancora: «Ringraziamo Alessandro che, nonostante le sue intemperanze, ha portato movimento e allegria in paese, è stato capace di portare avanti un locale centenario che è un’istituzione a Rogolo, era dei miei bisnonni, ci sono passate generazioni di valtellinesi, ci hanno lavorato in molti. Non tutti sanno dove si trova Rogolo, ma dove si trova il Crown’s sì».

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