«Lo studio sia per voi una gioia»

L’auditorium Sant’Antonio di Morbegno ieri sede regionale per l’avvio dell’anno 2020-2021. Presenti il dirigente lombardo Campanelli, quello provinciale Molinari e l’ex ministro all’Istruzione Berlinguer.

È stata la cittadina del Bitto ieri mattina ad ospitare la cerimonia regionale di inaugurazione dell’anno scolastico 2019/2020 che si è svolta all’auditorium Sant’Antonio. Presente il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) per la Lombardia, Delia Campanelli, che, prima dell’inizio della cerimonia, ha avuto modo di visitare gli Istituti comprensivi “Spini-Vanoni” e “Damiani” di Morbegno e la scuola dell’infanzia morbegnese. Fra gli ospiti anche l’ex ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer,  Paola Spena, prefetto di Sondrio,  Fabio Molinari, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale (UST) di Sondrio, Alberto Gavazzi, sindaco del Comune di Morbegno, i testimoni della mattina, il maestro Lorenzo Passerini, direttore d’orchestra, e Marco De Gasperi, campione del mondo di corsa in montagna.

La manifestazione si è aperta nel segno della musica con l’esecuzione dell’inno dell’Unione europea e dell’Inno d’Italia da parte dell’orchestra dell’indirizzo musicale dell’istituto “Spini-Vanoni”, che ha preceduto un altro intermezzo musicale questa volta eseguito dall’orchestra dell’istituto superiore “Pinchetti”, diretta dal Maestro Amedeo Orio. Gli studenti e i docenti della provincia di Sondrio saranno l’ultimo ricordo «indelebile» per Campanelli che fra poco lascerà l’incarico di direttore generale: «La provincia di Sondrio, eccellenza nella Lombardia - ha detto -, segna la mia ultima inaugurazione scolastica. Ringrazio tutti voi e sono felice di essere qui con il professore e ministro Berlinguer che tanto ha dato alla scuola e al nostro Paese». E ha ricordato la sua presenza nei giorni scorsi a Roma alla celebrazione dei 150 anni dell’associazione italiana degli Editori ,«giornata bellissima perché tutti i relatori hanno ripetuto per tre volte sempre tre parole: “scuola, scuola e scuola”. Non permettete a nessuno ragazzi di sopraffarvi, di condizionare in maniera pesante le vostre scelte. Lo potete fare solo con lo studio che deve essere gioioso, anche se difficoltoso, ma indispensabile per scegliere i vostri progetti di vita. Vi auguro che la scuola sia sempre con voi, non è una minaccia, ma sia per voi un punto di riferimento sempre. Scuola, scuola e scuola».

E alle famiglie: «Applaudite i vostri figli anche nei piccoli insuccessi, è utile anche il rimprovero, ma prima cerchiamo di capire e applaudirli, perché possano continuare serenamente coltivando ognuno il suo talento da condividere e mettere a servizio degli altri. Chi smette di imparare è vecchio, diceva l’imprenditore americano Henry Ford, quindi auguro a tutti noi di essere felici, sereni e di conoscere sempre».

Il dirigente Molinari ha ricordato agli studenti che non sono mai soli: «Avete accanto la famiglia, i compagni e gli insegnanti che possono aiutarvi e non vergognatevi mai di chiedere aiuto che non è sinonimo di debolezza, ma segno di responsabilità e di intelligenza. E ricordatevi che io sto in via Donegani 5 e (citando don Camillo e Peppone), se c’è bisogno non serve nemmeno una telefonata il mio ufficio è casa vostra. Buon anno scolastico e cercate sempre di essere felici perché di tristezza ne abbiamo fin troppa».

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