LIDIA, APPUNTAMENTO
CON L’ASSASSINO

La donna doveva incontrare quella sera una persona alla stazione di Mozzate

Si indaga sul recente passato, sulle recenti relazioni di Lidia Nusdorfi, la donna di 35 anni uccisa con due pugnalate nel sottopasso della stazione delle Ferrovie Nord di Mozzate.

La donna, infatti, aveva dato appuntamento al suo assassino, non pensando ovviamente che l’uomo volesse farle del male. Lidia, sabato sera, è arrivata in stazione a piedi, visto che la casa dei parenti che la stanno ospitando in questi mesi non dista poi troppo da lì.

I carabinieri pensano che all’origine di questo omicidio ci sia un movente passionale e per questo stanno indagando sulle precedenti relazioni. Completamente scagionato l’ex convivente, un albanese di 29 anni, che vive a Rimini con i due figli della coppia, due maschietti di 11 e 5 anni: l’uomo, di professione pasticcere, sabato sera stava lavorando proprio a Rimini.

Non è stata una rapina: alla donna non è stato portato via nulla, nemmeno il marsupio dove erano contenuti soldi e documenti.

Sul quotidiano La Provincia in edicola lunedì 3 marzo due pagine speciali, con tutte le novità sull’inchiesta e le testimonianze

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