Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 09 Agosto 2013
«Li portiamo noi a casa»
Bus per il “popolo della notte”
Servizio pullman per Sondrio da domani e per tutti i sabati di agosto alle 4, 4.30 e 5 È la “risposta” di tre gestori di locali di Chiesa alle recenti lamentele per schiamazzi
Luciano Parolini non le manda a dire. Da gestore del Vanity di Costi e da uomo pratico qual è, non ha perso tempo e, insieme ai gerenti dei pub Keoma e del lounge bar Offline di Chiesa, ha allestito un servizio pulmann in tre corse valido per tutti e quattro i sabati di+ agosto, da quello entrante, al 17, 24 e 31.
«Basta, sono vent’anni che va avanti questa storia degli schiamazzi notturni a Costi in agosto - tuona Parolini - e son vent’anni che si procede in qualche modo senza trovare e, forse, neanche cercare, una soluzione. Alla fine siamo sempre noi gestori sulla graticola. A questo punto, dato che il problema è innegabile, ci siamo messi insieme in tre e pagheremo questo servizio di trasporto verso Sondrio su tre corse, alle 4, alle 4.30 e alle 5. Sono 420 euro più Iva a sabato, ma, almeno una parte del problema potrebbe rientrare anche se, purtroppo, questo sforzo non sarà sufficiente».
Servirà, comunque, a tamponare la situazione perché ci sono tanti ragazzi che salgono a Chiesa da Sondrio col pulmann di linea delle 18.30 di sabato. «Se ne stanno un po’ in giro per il paese a tirar tardi - dice Parolini - e poi affollano i nostri locali. Dopodiché, restano in strada, perché il pulmann successivo per scendere a Sondrio parte da Chiesa alle 7.30 della domenica. Le nostre tre corse possono servire a convogliare verso casa un po’ di popolo della notte, dopodiché, più di tanto non possiamo fare. Della cosa, peraltro, abbiamo avvisato anche il maresciallo dei Carabinieri di Chiesa, Alessandro Di Roio, che l’ha accolta con favore».
Ma se Parolini da una parte si impegna, dall’altra rilancia fino a togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa. «Che noi ci si dia da fare per trovare una soluzione è anche giusto, ma anche gli albergatori non potrebbero impegnarsi dandoci una mano? Perché a me sembra che pretendano e basta. In fondo siamo di fronte a quattro sabati all’anno in cui c’è il problema. Chiasso, invero, ce n’è anche d’inverno, però, gli albergatori in inverno non si lamentano. E perché? Perché hanno, a loro volta, una clientela giovane che frequenta i nostri locali. Per cui non conviene loro lamentarsi. Comunque, al di là di ogni polemica, credo che se vogliamo affrontare seriamente questa faccenda del caos a Costi dobbiamo sederci tutti attorno a un tavolo e parlarne».
Una soluzione che si appalesa difficile considerata la conformazione della zona di Costi, un tempo cuore turistico di Chiesa dove erano concentrati funivia, alberghi e locali notturni. Oggi restano gli alberghi e la movida che mal si concilia con l’esigenza di riposo della clientela, soprattutto anziana e “famigliare”, di questi giorni.
Simona Pedrazzi, capogruppo di opposizione in consiglio a Chiesa, al riguardo, non ha dubbi. «Con l’amministrazione di Cristian Pedrotti stavamo cercando un accordo per spostare i locali notturni fuori dal centro abitato di Costi - dice - e riproporremo la cosa nell’ambito dell’adozione definitiva del Piano di Governo del Territorio. Dopodiché - insiste - giudichiamo inaccettabile che l’amministrazione in carica non si assuma anche le proprie responsabilità rispetto alla situazione di Costi. Perché è vero che tutti siamo coinvolti, però, chi amministra non può proprio tirarsi indietro».
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