L’ex albergo Posta sta cadendo a pezzi: chiusa la strada a Campodolcino

Ennesimo intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area. Off limits un tratto di via Tini.

Ormai è diventato quasi un appuntamento fisso quando c’è troppa neve o quando il vento si fa un po’ più forte del dovuto. Situazioni che costringono il Comune di Campodolcino a prendere provvedimenti urgenti. Continua inesorabile il declino dell’ex albergo Posta, rudere che da gioiello della località turistica è diventato nel corso dei decenni fonte di problemi infiniti. L’ultimo episodio, a due anni di distanza dal precedente, si è verificato nel fine settimana, quando a causa del forte vento l’immobile di via Tini ha ricominciato a perdere pezzi in modo copioso. A finire a terra consistenti porzioni di intonaco, lastre di copertura del tetto e porzioni di serramenti dalla zona d’angolo delle facciate sud e est. Materiale che è finito nei dintorni e in particolare su via Tini. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco dei distaccamenti di Mese e Campodolcino. I pompieri, dopo aver rimosso il materiale caduto e quello visibilmente instabile sulle strutture dell’edificio, hanno provveduto a chiusura del tratto di via Tini costeggiante la facciata est dell’edificio mediante posa di transennatura e segnaletica stradale di emergenza. Il vento è calato, ma la preoccupazione è rimasta. Tanto da costringere l’amministrazione guidata dal sindaco Enrica Guanella a una nuova ordinanza. Atto che, sostanzialmente, fotografa lo stato di fatto chiudendo fino a revoca il passaggio su via Tini fra l’omonima piazza e l’intersezione con la statale 36. Una situazione che sembra essere senza via d’uscita quella dell’albergo. La proprietà è una società in fase di liquidazione. Impossibilitata a intervenire per riqualificare il complesso, ma probabilmente anche a demolirlo, visto che i costi vengono stimati in un paio di centinaia di migliaia di euro anche in questo caso.

Conosciuto come Grand Hotel Poste di Campodolcino, la struttura ricettiva nata nel 1840 era dotata di stazione climatica idroterapica che sfruttava sorgenti di acque ferrugginose. Vi soggiornarono il re Vittorio Emanuele III, il Principe Umberto, re Leopoldo II del Belgio, Pirandello e Carducci. Poi il declino fino al definitivo abbandono nel 1981. Da quel momento le condizioni dello stabile sono andate via via peggiorando, tanto che sei anni or sono della sua situazione si occupò anche Striscia La Notizia.

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