Leggero calo dei contagi
Ma ancora otto morti

I ricoveri ieri sono scesi a 189 e i casi positivi sono adesso 2.862. Decessi: sono 5 uomini e 3 donne, tra loro due nati negli anni Sessanta

Ieri una piccola contrazione dell’attività Covid ospedaliera e dei contagi a livello territoriale, si è registrata. Piccola, ribadiamo, perchè i numeri consigliano ancora massima prudenza.

Scesi, infatti, a 189 dai 198 di mercoledì, i ricoveri nei centri Covid di Asst Valtellina e Alto Lario, ovvero il Morelli di Sondalo, l’ospedale di Chiavenna, e l’Osservazione breve intensiva di Sondrio.

E sono scesi a 37, negli ultimi due giorni, anche i ricoveri, a fronte dei 51 che sono stati registrati nei primi due giorni della settimana, e dei 70 annoverati fra venerdì scorso e lunedì. Numeri che fotografano una minore pressione che, tuttavia, resta, e che per gli operatori è diretta conseguenza delle restrizioni che sono state introdotte con l’attivazione della zona rossa.

Dei 37 pazienti ricoverati recentemente, va detto, cinque sono già stati dimessi, ma, ecco il tasto dolente, quello riferito ai decessi.

Otto in due giorni: nel dettaglio si tratta di tre donne e di cinque uomini, di cui tre nati negli anni Trenta, tre negli anni Quaranta e, due negli anni Sessanta.

Un numero che porta il totale dei decessi avvenuti in ospedale e riferiti al solo mese di novembre, a 74, in massima parte persone residenti o dimoranti in provincia di Sondrio. Pari a 92 se si considera il dato a partire dal mese di settembre, cioè dall’avvio della seconda ondata pandemica.

Quanto al contagio, Ats della Montagna ci consegna un dato ancora importante, con 151 nuovi casi, tuttavia leggermente inferiore a quello riferito a giovedì, quando erano stati 161, e di mercoledì, 167. In contemporanea aumenta il numero dei guariti, anche se di poco, 141 ieri, 133 giovedì, 137 mercoledì. Più o meno stabile il numero, invece, dei decessi, che resta orientato verso l’alto, con qualche ondeggiamento, + 7 ieri, + 11 giovedì, + 7 mercoledì. Che, parlando di decessi, restano sempre tanti, soprattutto se parametrati alla nostra popolazione.

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