Lecco rende omaggio all’invisibile

Sepolto l’istriano morto in grotta

Al Manzoni l’addio a Darno Nardi, ritrovato cadavere sul San Martino in agosto

Il sindaco: «Una vicenda che ci spinge a dare di più per aiutare chi è in difficoltà»

Una bandiera italiana sulla bara di legno chiaro. Un mazzo di fiori semplice. La croce e la lampada anch’essi in legno chiaro. Tutto intorno un piccolo capannello di autorità e gente comune, nella camera mortuaria dell’ospedale Manzoni di Lecco.

L’invisibile che però a Lecco si vedeva Darno Nardi, profugo istriano da trent’anni a Lecco e che ha sempre vissuto da “senza casa”, è stato salutato così. Con commozione vera, senza retorica né volontà di comparire. Stringatissimo il sindaco Virginio Brivio che ha partecipato alla cerimonia.

«Questa morte ci interroga – ha affermato Brivio – e ci stimola a impegnarci in senso laico, religioso ed etico a darci sempre più da fare per chi è in difficoltà. Non abbiamo voluto lasciare solo il signor Nardi in questo ultimo viaggio».

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