Le superstar della fisica
“aprono” alle scuole lecchesi

Dal simposio internazionale a Villa Monastero la disponibilità a coinvolgere gli studenti

Ieri Villa Monastero a Varenna ha confermato la sua dimensione scientifica di capitale della fisica internazionale.

Sessanta tra studiosi e ricercatori hanno seguito il simposio internazionale “Passion for Phisics”, che celebrava il 70° anniversario della Scuola internazionale di fisica “Enrico Fermi.

Gli oratori erano tutti di altissimo livello e tra loro Serge Haroche, francese di origine marocchina, vincitore del premio Nobel per la Fisica nel 2012 insieme allo statunitense David Wineland.

Varenna, dunque, è una delle vere capitali mondiali della fisica.

I luminari

Angela Bracco è la presidente della Scuola internazionale di fisica. Lecchese di nascita, si è diplomata nel capoluogo al scientifico “Grassi”. Si è laureata a Milano ed ha poi avuto numerose esperienza all’estero. Oggi è professore ordinario del Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Milano.

«Questa nostra scuola è la fotografia di come si produce innovazione – chiosa – In essa vediamo innanzitutto una tradizione che continua ininterrottamente dal 1953; c’è poi l’attenzione a non creare steccati ed anzi a mescolare teorie e concetti che arrivano da tutti i campi della fisica; infine, c’è un forte carattere internazionale, come dimostra la presenza del premio Nobel Serge Haroche».

Altro luminare presente a Varenna è Massimo Inguscio, presidente dal 2016 al 2021del Consiglio nazionale delle ricerche, professore emerito di Fisica della materia all’Università Campus Bio-Medico di Roma, e presidente della Fondazione Arturo Gilardoni.

«La Scuola internazionale di fisica è famosa nel mondo per il suo prestigio storico che non ha mai avuto un indebolimento – spiega – È una scuola allenata a centrare gli argomenti che contribuiranno a cambiare molti aspetti della nostra vita. Può essere sicuramente la luce per le tante attività industriali di questo territorio; può diventare il fiore all’occhiello delle industrie per le nuove idee che possono nascere da una possibile collaborazione».

La fisica peraltro, come conferma Bracco, interessa molto gli studenti e le loro scelte universitarie: «Se vissuta con passione, apre la mente, per questo vogliamo potenziare la nostra scuola coinvolgendo la partecipazione di tutto questo territorio, che potrebbe beneficiarne anche per la formazione».

La collaborazione

A questo proposito, c’è un dialogo tra Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco, e la professoressa Bracco.

«Sarebbe bello nei prossimi anni – spiega la Hofmann – coinvolgere anche le nostre scuole in un rapporto proficuo con la Scuola italiana di fisica. Potremmo così usufruire delle straordinarie eccellenze che ogni anno arrivano a Villa Monastero e proporre ai ragazzi incontri di altissimo livello».

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