Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 25 Luglio 2013
Le mamme contro il sindaco
«Poca voglia anche di ascoltarci»
Il commento è raccolto a caldo dalle mamme all’uscita da Palazzo Pretorio, dopo aver incontrato nel primo pomeriggio di ieri il sindaco di Sondrio
Non si aspettavano un dietrofront totale dell’amministrazione, ma nutrivano una minima speranza di essere ascoltate. Ma non è andata così: «Ci siamo trovate davanti a un muro più grande di quello che c’era a Berlino» . Il commento è raccolto a caldo dalle mamme all’uscita da Palazzo Pretorio, dopo aver incontrato nel primo pomeriggio di ieri il sindaco Alcide Molteni per un confronto sul destino della sezione Primavera.
Destino ormai più che segnato: «Ha risposto che non gli interessava se di iscritti ce n’erano nove o cento: “La decisione è stata presa e la scuola si chiude”. Questo ci ha ribadito il sindaco» racconta Giovanna Pizzini, educatrice della sezione Primavera che è stata ricevuta in municipio insieme a Monia Dell’Avanzo, mamma di una bimba che ha usufruito del servizio attivo alla materna di via Gianoli lo scorso anno, e a Dalila Sciani, rappresentante dei genitori che ha chiesto l’incontro con Molteni.
«Con noi abbiamo portato e mostrato al sindaco l’elenco delle preiscrizioni per il prossimo anno scolastico. Sono 20 - prosegue Pizzini - e sono state tutte verificate da noi lunedì quando abbiamo telefonicamente contattato ogni singola famiglia, per cui sono dati concreti, certi e non fasulli». Anche questo pare non sia servito a nulla: il sindaco non ha voluto sentir ragione.
«Di questi 20 genitori, 15 hanno tra l’altro sottoscritto, come spiegato in una lettera inviata all’assessore all’Istruzione Marina Cotelli, il loro impegno ad iscriversi alla sezione, qualora non termini il servizio».
Insomma «deluse e amareggiate» per il faccia a faccia con Molteni, ora le mamme non intendono comunque abbassare la guardia, determinate a proseguire nella difesa del servizio: «Siamo consapevoli della situazione e di quanto ha deciso l’amministrazione.
Comunque seguiremo tra il pubblico il consiglio comunale di domani - aggiunge Sciani -, dopo di ché troveremo le modalità giuste per andare avanti: non ci fermiamo». E ritornando all’incontro con il primo cittadino puntualizza: «Non ci ha lasciato neanche il tempo di esprimere tutte le motivazioni che ci hanno portato a chiedere questo confronto con lui. Mi ha dato fastidio - l’opinione di Sciani -, perché sembrava ci avesse ricevuto solo per ribadire la decisione dell’amministrazione, non per un confronto aperto e disteso.
Sicuramente - ribadisce - non ci aspettavamo un sì, ma pensavamo almeno di trovare una persona disponibile all’ascolto. Che invece, ahimè, non c’è stato>. Il primo cittadino ha spoiegato alle mamme che «il Comune ha dovuto rinunciare a tanti altri servizi - racconta Pizzini -, che la decisione di non poter più garantire il sostegno alla sezione Primavera era già stata presa a dicembre e comunicata alla scuola, che dal canto suo non avrebbe avuto diritto nel raccogliere preiscrizioni. Tutte cose già dette e ridette: il nostro intento era diverso, ma non siamo state né capite, né ascoltate». Insomma, muro contro muro: «Non è servito a nulla dire a chiare lettere che noi mamme non siamo state mosse da nessun schieramento politico - pone l’accento Sciani -, ma da cittadine che tengono alle sorti della Primavera, che ci credono e giudicano quell’offerta formativa ed educativa valida». Oltre che vantaggiosa per le famiglie: «Non è semplice comunque adesso decidere per un’altra soluzione.Dobbiamo fare quattro conti - dicono - e non solo economici».
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