Le esequie di Hafsa in Marocco
Via libera per il rimpatrio

La salma della giovane annegata sarà trasferita per l’ultimo rito Si sta pensando a una raccolta fondi per aiutare la famiglia con le spese

Sondrio

La salma di Hafsa è stata restituita ai suoi familiari e presto verrà trasferita in Marocco per le esequie. Queste le volontà dei familiari della 15enne inghiottita dalle acque del fiume Adda il primo settembre scorso e il cui corpo è stato rinvenuto solo domenica, dopo venti giorni, notato da alcuni pescatori a San Pietro Berbenno.

«Si rende noto che nel pomeriggio di ieri si sono concluse le attività di riconoscimento della salma rinvenuta nelle acque del fiume Adda, in località Berbenno di Valtellina, lo scorso 20 settembre» fanno sapere dalla Prefettura di Sondrio, che ha coordinato le ricerche, proseguite per giorni e giorni.

«Gli accertamenti eseguiti sulle spoglie, in presenza dei familiari, hanno potuto confermare come le stesse appartengono alla minore Hafsa Be Daoud, nata in Marocco il 31 ottobre 2004, residente in questo capoluogo, trascinata il primo settembre scorso dalla corrente del fiume mentre effettuava il bagno in compagnia della cugina e non più ritrovata. L’autorità giudiziaria, all’esito delle attività di rito, ha disposto la restituzione della salma alla famiglia. Le esequie funebri, su espressa volontà dei familiari, avranno luogo nel paese d’origine».

Presto, quindi, le operazioni di rimpatrio, e non risulta al momento che a Sondrio, città dove Hafsa è cresciuta e dove in tanti oggi la piangono, verranno organizzati momenti di commemorazione.

Di certo, però, non è mai mancata la vicinanza della comunità alla famiglia della ragazzina, che avrebbe compiuto 16 anni tra poco più di un mese. Sui social non si contano più i messaggi di cordoglio e commozione, la sensazione è che si sia spenta la vita della figlia, la nipote, la sorella di tutti noi.

E c’è anche chi ha proposto di avviare una raccolta fondi, raccogliere denaro che possa aiutare la famiglia di Hafsa anche per il trasferimento della salma e per l’adempimento di tutte le pratiche necessarie. Nulla, comunque, al momento pare sia stato concretizzato.

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