Lanciare rifiuti dalle auto? Una prassi
Bloccati e multati due dei “furbetti”

Il caso. A Prata avviata l’ennesima campagna di pulizia nei prati attorno alla statale 36. Il sindaco Tarabini: «Serve un’operazione culturale o il problema continuerà a presentarsi».

«Con tutta l’eco mediatica che la questione ambientale sta avendo ci si aspetterebbe un miglioramento del senso civico. E invece la situazione è persino peggiorata». Amara considerazione del sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini, in questi giorni alle prese con l’ennesima campagna di pulizia dei prati attorno al tracciato della Statale 36.

Una campagna che se deve essere una spia sui comportamenti dei cittadini, in questo caso automobilisti, non porta sicuramente buone notizie. «A bordo strada, ma anche nei prati vicini, stiamo trovando di tutto – tuona il primo cittadino - : bottiglie di plastica, carta, pacchetti di sigarette vuoti, lattine. Tutto materiale che viene gettato dalle automobili in corsa».

C’è anche una curiosità. Il periodo maggiormente critico da questo punto di vista è quello delle festività natalizie. E non solo, a quanto pare, perché sono giorni di forte traffico: «In estate – spiega il sindaco – il fenomeno è molto meno accentuato, pur essendoci volumi di traffico considerevoli. Non sappiamo fornire una lettura di questo elemento, ma è un riscontro che abbiamo avuto su più anni». Poi, ovviamente, la situazione non riguarda solo Prata.

Rifiuti a bordo strada si trovano ovunque. Prata paga sicuramente il fatto di avere lunghi tratti di Statale 36 al di fuori dei nuclei abitati, visto che difficilmente le persone per quanto poco civili gettano i rifiuti dai finestrini nei pressi delle abitazioni, e anche la vicinanza con Chiavenna. Dove spesso i turisti si fermano per comprare qualcosa da bere o da mangiare. Gettando i rifiuti dopo aver consumato. Siamo lontani dalle vere e proprie discariche trovate a bordo strada lungo la Superstrada, ma basta percorrere poche centinaia di metri a piedi lungo la carreggiata della Statale per rendersi conto della situazione. Si tratta di violazioni ovviamente difficilissime da sanzionare.

Eppure a Prata qualcosa si è riusciti a fare: «Ovviamente bisogna cogliere queste persone sul fatto – conclude Tarabini – e con le forze di vigilanza a nostra disposizione non è un’operazione facilissima. Due persone, però, sono state fermate e sanzionate nell’ultimo periodo. Ovviamente è poca cosa. Senza un’operazione culturale che accresca il senso civico delle persone il problema è destinato a ripresentarsi».

Secondo le ultime rilevazioni si tratta di una pessima abitudine che tocca un italiano su tre. Il codice della strada è parecchio severo in merito, prevedendo una sanzione pecuniaria da 106 a 425 euro.

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