«La sanità di montagna è di tutti i cittadini»: nuovo appello all’unità

La portavoce di Tiranese e Alta Valle si dice sorpresa dall’atteggiamento del Sondriese. «Cerchiamo soluzioni che non mortifichino il territorio».

È scontro fra il sindaci del Sondriese e quelli dei mandamenti di Tirano e Bormio dopo la non condivisione della proposta alternativa al piano del Politecnico avanzata dalla media e Alta valle. La portavoce dei Comuni da Teglio a Livigno (esclusi Teglio e Aprica) che hanno firmato il documento che sarà presentato anche al tavolo provinciale di mercoledì prossimo, è il sindaco di Sondalo, Ilaria Peraldini. «Premetto che il documento con le osservazioni, elaborato e firmato da 16 sindaci che lo hanno condiviso con cognizione e dopo attenta valutazione, ha espresso considerazioni tecnico-scientifiche ampiamente discusse sulla scorta delle considerazioni e statistiche (peraltro riferite nella loro maggior parte negli anni 2016/2017), dal Politecnico di Milano - afferma Peraldini -. Mi sorprende, sinceramente, constatare come senza alcun confronto, gli amministratori del Sondriese le boccino. Soprattutto mi sorprende il riferimento alle ipotetiche “alleanze” con gli ambiti distrettuali di Morbegno e Chiavenna, come se la sanità di montagna e le necessità di efficacia ed efficienza della salute dei cittadini valtellinesi e valchiavennaschi potessero risolversi “a colpi” di maggioranza dei sindaci».

La sindaca fa un excursus storico recente: «Nella conferenza stampa di Grosio è specificatamente emersa la volontà di contribuire, con la presentazione del documento, ad evitare qualsiasi campanilismo, perché la salute dei cittadini deve esser patrimonio sensibile delle realtà locali e regionali. Spiace dunque - prosegue Peraldini - constatare la permanenza di vecchie “tradizioni”, che nella buona “politica” dovrebbero essere già superate, di alleanze o maggioranze su un tema così delicato, quale la salute dei cittadini e la funzionalità e organizzazione della rete ospedaliera, considerata anche la necessità, sempre più crescente, della popolazione residente e non». La sindaca di Sondalo apre comunque al dialogo: «Avendo informato tutti i sindaci della nostra Provincia circa le nostre considerazioni sul piano del Politecnico (Peraldini lo aveva già fatto in occasione della conferenza dei sindaci, nda), ci aspettiamo di discutere serenamente, con dati scientifici e inconfutabili, respingendo sin da ora metodi che non ci appartengono, con l’auspicio di poter affrontare un tema così importante, con proposte (a tutt’oggi non pervenute), che dovranno vedere il coinvolgimento di tutti gli amministratori del territorio, al fine di ricercare soluzioni che non mortifichino l’operato dei lavoratori e siano confacenti alle reali esigenze del territorio montano e del rispetto delle legislazioni vigenti». «Soprassiedo rispetto al nuovo ospedale - conclude -; vorrei ricordare che a Sondalo sono chiusi da molti anni quattro padiglioni, patrimonio della collettività».

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